Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
L'ora del Fausto - cover

L'ora del Fausto

Mauro Colombo

Publisher: Ediciclo

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Novembre 1942. L'Italia è sconvolta dalla guerra. Sui cieli di Milano i primi bombardamenti. Per sfuggire la chiamata al fronte, due amici inseparabili dai tempi della scuola elementare, Alfredo Meregalli e Attilio Crespi, hanno lasciato Sesto San Giovanni e si sono imboscati in Brianza. Ma la mattina del 7 novembre, sulla "Gazzetta dello Sport", Attilio legge che nel pomeriggio, al velodromo Vigorelli, Fausto Coppi cercherà di stabilire il nuovo record dell'ora. Contro ogni buon senso e ogni prudenza, i due inforcano le biciclette e partono alla volta di Milano... Intorno al racconto di una delle più grandi imprese sportive di tutti i tempi, il romanzo di un'amicizia e di molte solidarietà, sullo sfondo di una varia umanità di operai e contadini, corridori e suiveur, preti e partigiani.
Available since: 12/12/2013.
Print length: 192 pages.

Other books that might interest you

  • Se cadono tutti vinco io - Dino Zandegù: cento storie vere al novanta per cento - cover

    Se cadono tutti vinco io - Dino...

    Marco Pastonesi

    • 0
    • 0
    • 0
    I corridori di solito sono noti per la loro disciplina, per la loro vita da monaci, finiscono per consumarsi, chiudersi, intristirsi… Invece Dino Zandegù no. Lui fa parte della schiera eletta dei matti, degli ingegnosi, degli imprevedibili, degli allegri. Esagerava ed esternava, trasgrediva e peccava, e lo faceva mangiando e bevendo, cantando e recitando, sproloquiando, ricamando e improvvisando. Sarà il suo nome, Dino, l'unico diminutivo di una esistenza accrescitiva. Sarà il suo cognome, Zandegù, che fa rima con virtù e tribù, Gesù e Belzebù. Sarà la sua rivalità – il ciclismo si è sempre sublimato in duelli e dualismi – con Marino Basso. Sarà la sua pesantezza del pedalare in salita capace di trasformarsi in leggerezza del vivere in discesa, pianura e volata. Sarà la sua arte di raccontare storie vere – come precisa lui stesso – al novanta per cento. Perché molto appartiene alla storia, ma qualcosa anche al mito e alla leggenda, alla libera interpretazione e alla sincera ispirazione.
    Show book
  • Fare gol non serve a niente - Il pallone nella rete della finanza - cover

    Fare gol non serve a niente - Il...

    Luca Pisapia

    • 0
    • 0
    • 0
    Fare gol non serve a niente è un vagabondaggio intenso e avvincente nella storia economica del calcio che comincia nella fornace di un complesso siderurgico sulle rive del Tamigi nel XIX secolo e si conclude ai giorni nostri, tra grafici che pulsano sugli schermi di un computer in un grattacielo che ha preso il posto del vecchio cantiere marittimo.
    
    Un percorso che insegue il pallone, lo scruta e lo indaga nelle sue molteplici trasformazioni, da sacca sferica costruita con una vescica di maiale all'epoca della rivoluzione industriale a prodotto finanziario che si muove sotto forma di immagine nei flussi della globalizzazione neoliberale, e infine lo raggiunge e lo scaglia come una molotov verso il cielo. Nel mezzo c'è la storia del calcio letta attraverso le lenti della società, dell'economia e della politica, perché gli interessi in gioco sono molto diversi dal segnare un gol o vincere un campionato.
    
    Il pallone, oramai e da sempre, è un sofisticato prodotto del capitale.
    Show book
  • L'anima del campetto: il calcio gli amici e la magia dei numeri 10 - cover

    L'anima del campetto: il calcio...

    Marco Romano

    • 0
    • 0
    • 0
    Rivivi le emozioni autentiche del calcio di strada, quello che si gioca nei campetti di quartiere, tra risate, sfide e sogni condivisi. Questo libro celebra il calcio delle origini, quello fatto di scarpe sporche di terra, passaggi sotto la luce dei lampioni e un amore sconfinato per il gioco. Attraverso ricordi e racconti, scoprirai come questo calcio ci ha insegnato l'importanza della squadra, la bellezza di sentirsi osservati dagli amici e la passione per i grandi numeri 10 della storia che ci hanno ispirato. Un viaggio emozionale tra nostalgia e magia, per chi vuole tornare a quei momenti irripetibili che hanno fatto battere il cuore di ogni adolescente con un pallone ai piedi. 
    Oggi, guardandoci indietro, capiamo quanto quei momenti siano stati unici. Il campetto era una palestra di vita, un luogo dove imparavamo a vincere, a perdere, e a rialzarci. 
    Non ci saranno mai più pomeriggi infiniti sotto il sole, né serate a giocare finché la palla non era invisibile al buio. Non torneranno le risate per un compagno che cadeva goffamente o le urla di gioia per un gol segnato all'ultimo secondo. Ma ciò che il campetto ci ha insegnato, quello resterà per sempre: il valore dell'amicizia, la passione per il calcio, e l'emozione di sentirsi parte di qualcosa di più grande. 
     Questo libro vuole essere un viaggio nel tempo, un tributo a quel calcio che ci ha formati, fatto crescere e amato. Perché, in fondo, tutti abbiamo un campetto nel cuore e un pallone che continua a rotolare nei nostri sogni.
    Show book
  • Spingi me sennò bestemmio - Storie di ultimi: maglie nere lanterne rosse e fanalini di coda - cover

    Spingi me sennò bestemmio -...

    Marco Pastonesi

    • 0
    • 0
    • 0
    L'ultimo è il più debole, fragile, vulnerabile. L'ultimo è il più generoso, solidale, umano. L'ultimo è il più colpito dalle punture delle vespe e dagli scontri con le moto, il più ostacolato dai passaggi a livello e dai greggi di pecore, il più bersagliato dai chiodi e dalle puntine. E molto spesso l'ultimo, per puro e malinconico paradosso, è anche il primo: il primo a cedere e a mollare, il primo a staccarsi e a  distaccarsi, il primo a entrare in crisi, il primo a ritirarsi, il primo a rifare le valigie e tornare a casa. Spesso è anche il più simpatico, e non solo nel ciclismo. Questo libro è un inno alle maglie nere, un elogio alle lanterne rosse, un'odissea dei fanalini di coda. Da Ticozzelli a Fonzi, da Piscaglia a Lievore, da Marcaletti a Malori, da Rubagotti a Stacchiotti… Marco Pastonesi colleziona una trentina di storie di ciclisti che sono rimasti indietro, raccontando curiosi retroscena e divertenti episodi inediti.
    Show book
  • Umberto Dei biografia non autorizzata di una bicicletta - cover

    Umberto Dei biografia non...

    Michele Marziani

    • 0
    • 0
    • 0
    Quella bicicletta non era una bicicletta qualunque. Era una Umberto Dei, modello Imperiale, anni Trenta, un vero classico dell'eleganza a due ruote. Nera, ovviamente.
    Gli occhi di Nas, il ragazzo uzbeko capitato un pomeriggio nella ciclofficina lungo la Martesana,
    a Milano, non se la sono lasciata sfuggire nella penombra del retrobottega. Comincia da qui la strana amicizia tra Arnaldo Scura, meccanico ciclista, molte vite alle spalle, non tutte felici, e il ragazzo con la pelle scura che, chissà come, pare conoscere alla perfezione le biciclette: telai, mozzi, forcelle, catene, corone, pignoni... Nella Milano dei Navigli, ancora popolare e già multietnica, una storia sulle differenze e sulle diffidenze da cui
    nascono le paure.
    Show book
  • Il ciclismo nel sangue - Come ho detto al doping e altre storie - cover

    Il ciclismo nel sangue - Come ho...

    Paola Turcutto

    • 0
    • 0
    • 0
    Sin da piccola Paola prova un'attrazione magnetica per le ruote. La bicicletta è una compagna di vita, il mezzo di trasporto per andare al lavoro e per scoprire il mondo. Se un giorno d'agosto, a ventun anni, Paola non fosse entrata nel negozio di Giovanni Mattana, a Cividale del Friuli, la bicicletta per lei sarebbe stato solo questo e la sua vita avrebbe preso un'altra direzione. Invece, grazie a quell'incontro, Paola affronta la sua prima gara di ciclismo su strada, dimostrando fin da subito le sue grandi potenzialità, e da allora brucia tutte le tappe. 
    Entra in nazionale e partecipa alle Olimpiadi di Barcellona del 1992, tiene la testa bassa e va a ruota delle più grandi. La bicicletta non è solo cosa da uomini, e lei lo dimostra molto bene. Si innamora anche della mountain bike e del ciclocross, sport per duri, per chi sguazza nel fango. E anche qui ottiene ottimi risultati (tre titoli nazionali di ciclocross, un bronzo ai mondiali di mountain bike in Australia).
    Sono anni entusiasmanti, dove sembra che tutto sia possibile, ma sono anche gli anni in cui si diffonde l'uso del doping. Su quell'inganno si infrangono i sogni della ciclista friulana: per lei l'etica sportiva vale molto di più di qualsiasi medaglia.
    Show book