Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
Decidere Freud - Per una psicanalisi non terapeutica - cover

Decidere Freud - Per una psicanalisi non terapeutica

Moreno Manghi

Publisher: Polimnia Digital Editions

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Sono essenzialmente due le questioni su cui questo opuscolo vuole richiamare l’attenzione.
1. L’abuso della professione di psicoterapeuta, da strumento giuridico di cui può avvalersi un Ordine professionale per difendere i propri interessi, è diventato uno strumento politico di condanna degli psicanalisti “laici”. Il giudice si presta a sancire questo disegno, rispetto a cui sembra completamente cieco: non tanto per la sua ignoranza (comprensibile) della materia su cui è chiamato a giudicare, quanto per la sua presunzione di sapere.
2. Non è più possibile parlare della psicanalisi. Al di là delle sue declinazioni di scuola (freudiana, kleiniana, lacaniana, ecc.), esistono ormai di fatto (e di diritto) due psicanalisi: la psicanalisi come metodo di cura e la psicanalisi come ascolto dell’inconscio. A lungo, da Freud a Lacan, indissolubilmente unite, queste due facce della stessa moneta – la psicanalisi – a partire dalla legge 56 del 1989 (legge Ossicini) e dai suoi effetti si sono separate. Ecco perché oggi siamo chiamati a decidere per l’una o per l’altra.
 
Available since: 12/21/2021.

Other books that might interest you

  • 1255 grammi - Un viaggio nel cervello e nelle sue fragilità - cover

    1255 grammi - Un viaggio nel...

    Stefano F. Cappa

    • 0
    • 0
    • 0
    Ispirato dal racconto Il cervello di mio padre di Jonathan Franzen, in cui spiega in modo rigoroso cosa sono le demenze e come funziona la memoria, Stefano Cappa integra le conoscenze sulle demenze alla luce delle recenti scoperte scientifiche che spiegano quanto è vario e complesso il funzionamento del cervello.
    
    "Mio padre era un uomo profondamente riservato, e per lui essere riservati significava mantenere il contenuto vergognoso della propria vita intima lontano dagli sguardi della gente. Poteva esistere per lui una malattia peggiore dell'Alzheimer?"
    
    Jonathan Franzen ha scritto il racconto Il cervello di mio padre a un anno dalla morte del padre. In modo minuzioso ha raccontato il suo decadimento cognitivo, ricostruendo quella che chiama "la disintegrazione" del suo genitore. Una definizione cruda ma azzeccata che segnala il rifiuto di Franzen di ridurre la personalità umana "a insieme circoscritti di coordinate neurochimiche".
    
    A vent'anni dal racconto di Franzen, Stefano Cappa – neurologo e neuroscienziato cognitivo – integra le conoscenze sulla demenza alla luce delle più recenti scoperte scientifiche, evidenziando la necessità di trovare le cause dell'Alzheimer così come di qualunque altra malattia.
    Show book
  • Il veggente ungherese - cover

    Il veggente ungherese

    Vitaliano Bilotta

    • 0
    • 0
    • 0
    Negli anni settanta un veggente fugge dall'Ungheria comunista e giunge in Italia, per partire poi per l'America. Non ha soldi per proseguire il viaggio e viene accolto presso una famiglia che vive in un modesto condominio. Qui, per poche lire, il veggente predice il futuro ai componenti di alcune famiglie che, nell'arco di molti anni, vedono avverarsi il futuro che gli era stato predetto e che, a suo tempo, era inimmaginabile. L'autore propone una narrativa che, osservando l’esperienza attraverso la legge di reincarnazione, ne porta alla luce la causa spirituale.
    Show book
  • LA FILOSOFIA RACCONTA LA SUA STORIA - Un viaggio attraverso i pensieri che hanno plasmato il nostro mondo - cover

    LA FILOSOFIA RACCONTA LA SUA...

    Miguel Bevaurd, Francesca Lambardi

    • 0
    • 0
    • 0
    Questo libro vi immerge nel cuore del più brillante pensiero filosofico, dall'antichità ai giorni nostri, offrendovi una panoramica accattivante e arricchente.Attraverso una narrazione fluida e accessibile, esplorerete le domande esistenziali poste da pensatori come Platone, Aristotele, Cartesio, Kant e Nietzsche. Comprenderete come le loro idee sulla verità, la morale, la libertà e il senso della vita abbiano resistito nei secoli e continuino a risuonare nelle nostre vite moderne.Ogni capitolo invita a scoprire i fondamenti dei sistemi di pensiero che hanno influenzato le civiltà. Immergendovi nei grandi periodi della storia della filosofia, questo libro mette in luce i dibattiti, le rivoluzioni intellettuali e le correnti che hanno segnato la loro epoca. Offre non solo un viaggio nel tempo, ma anche un nuovo modo di comprendere la società di oggi e i suoi valori.Che siate appassionati di filosofia o che cerchiate una migliore comprensione dei fondamenti delle grandi idee che hanno plasmato il nostro mondo, questo libro offre un viaggio ricco e istruttivo. È un invito a pensare profondamente, a vedere oltre le apparenze e a riscoprire la saggezza senza tempo dei più grandi pensatori.Questo libro vi guiderà in un affascinante viaggio intellettuale, risvegliando la vostra curiosità e fornendo risposte concrete alle domande che ancora animano i nostri tempi. Una lettura essenziale per chiunque desideri comprendere le radici del pensiero umano e le sue implicazioni per il mondo di oggi.
    Show book
  • De Profundis Clamavi - La vita è corta ma larga - cover

    De Profundis Clamavi - La vita è...

    Valerio Di Stefano

    • 0
    • 0
    • 0
    Questo non è un libro di morale, né un grido di dolore o, tanto meno, una lamentazione acritica e dozzinale su come va il mondo. Si tratta, molto più semplicemente, di una sorta di testamento spirituale di un uomo che, giunto alle soglie dei sessant'anni, e con la viva speranza di vivere ancora molto a lungo, fa un bilancio non tanto della propriai vita, quanto della vita in générale, cercando di inserirvi tutto quanto in essa ha appreso. Cioè poche cose. Affinché chi lo desidera sia pienamente libero di leggerlo e, se del caso (ma solo dopo!) gettarlo via con forza ed indignazione, qualora lo riteenga utile od opportuno. Si cammina. Ogni tanto ci si sofferma un po' qua e un po' là, e nel frattempo si impara. Con fatica, ma si impara.
    Show book
  • Il colera - cover

    Il colera

    Luigi Settembrini

    • 0
    • 0
    • 0
    This audiobook is narrated by an AI Voice.   
    Il cholera che aveva devastate molte contrade d’Europa, si manifestò la prima volta nel regno nell’autunno del 1836, ma nella state del 1837 menò grande strage per tutto. In Napoli morirono ventiduemila persone, come sta scritto su la porta del camposanto dove furono sepolti; in Palermo poco meno; in altre cittá infierí diversamente secondo la posizione e la temperie del luogo. Sempre e dovunque è stata una peste non conosciuta prima, il popolo che vede in un subito morire e non sa come e perché, crede sempre che sia veleno, e ne accagiona i nemici, se ne ha, o quelli che egli odia. Il nostro popolo credette che fosse veleno e che il governo lo facesse spargere, mandandone le casse agl’intendenti, e questi lo dividessero fra i loro cagnotti i quali lo gittavano nelle acque. Credenza sciocca, ma anche le sciocchezze hanno il loro significato in questo mondo. Il popolo credeva che il suo gran nemico era il governo, e lo stimava capace di tutto: questa era la trista veritá che stava nascosta sotto tutte le voci e le sciocchezze che furono a quel tempo.
    Show book
  • Quante Americhe? Europei nel Nuovo Mondo prima di Colombo fra storia e invenzione - cover

    Quante Americhe? Europei nel...

    Michael Micci, Federica Favero

    • 0
    • 0
    • 0
    Tra le pagine di una cronaca milanese del Trecento è sepolto un dettaglio apparentemente marginale: Galvano Fiamma, frate domenicano, menziona una terra sconosciuta chiamata "Marckalada", situata oltre la Groenlandia. Nessun viaggio oltremare, nessuna mappa: eppure, in quel nome si cela un'eco delle saghe islandesi che raccontano l'approdo di navigatori nordeuropei sulle coste americane, quasi cinquecento anni prima di Cristoforo Colombo. "Quante Americhe?" prende le mosse da questa attestazione per esplorare la questione della presenza europea nel nuovo continente prima della sua convenzionale "scoperta" nel 1492. Mettendo in dialogo fonti latine e norrene, reperti archeologici, falsi documentari e riscritture contemporanee, il volume indaga il rapporto sempre problematico fra memoria e invenzione, fra evento storico, fonte documentaria e interpretazione. Ne affiora l'immagine di un'America molteplice: luogo reale e immaginato, raccontato e rievocato, secondo visioni e necessità storiche mutevoli.
    Show book