Begleiten Sie uns auf eine literarische Weltreise!
Buch zum Bücherregal hinzufügen
Grey
Einen neuen Kommentar schreiben Default profile 50px
Grey
Jetzt das ganze Buch im Abo oder die ersten Seiten gratis lesen!
All characters reduced
Scritti su Avvenire - La laicità serena di un cattolico gentile - cover

Scritti su Avvenire - La laicità serena di un cattolico gentile

Giuseppe Dalla Torre

Verlag: Edizioni Studium S.r.l.

  • 0
  • 0
  • 0

Beschreibung

A un anno dall’improvvisa scomparsa del Professor Giuseppe Dalla Torre, non pochi hanno ripercorso i suoi prestigiosi incarichi nell’Università, nella comunità accademica italiana e internazionale, nella Curia romana e nello Stato della Città del Vaticano, e ne hanno ricordato le qualità intellettuali e umane nonché la sterminata produzione scientifica. C’è tuttavia un profilo della sua versatile personalità che forse è rimasto in ombra: quello legato alla sua attività giornalistica, invero assai protratta e fertilissima.
Probabilmente a causa del pregiudizio per il quale scrivere sui giornali o interfacciarsi con i mass media, per l’approccio più semplice e divulgativo con cui le materie vengono affrontate, rientri in una sorta di dimessa ‘arte minore’ cui i docenti si dedicano a tempo perso: quasi un leggero diversivo rispetto alla più scrupolosa e severa stesura di testi rigorosamente scientifici. Per converso Giuseppe Dalla Torre, sin dalla giovinezza, mai ha disdegnato di applicarsi all’elaborazione di articoli giornalistici, in particolare per il quotidiano Avvenire: scendendo dalla cattedra universitaria e rivolgendosi con immediatezza al lettore della testata di ispirazione cattolica, per illustrare, con linearità logica e chiarezza concettuale, l’autentica sostanza dei problemi trattati in tutti i loro risvolti, specie giuridici, più controversi. Attraverso la lettura di questi articoli su argomenti quanto mai eterogenei - sintetici e quasi lapidari, come postulato dal genere letterario - emerge l’avvincente itinerario ultratrentennale della vivace militanza, nella compagine ecclesiale e nella società civile, di un giurista cattolico che non ha mai, anche nelle condizioni di più aspro scontro su differenti fronti, abdicato al suo munus - diremmo canonisticamente - genuinamente laicale di animazione cristiana delle realtà temporali, secondo il magistero più vivido del Vaticano II. Il volume, riproponendo molti di tali interventi e corredandoli di brevi analisi di suoi allievi, diretti e indiretti, auspica di dar conto di questo aspetto sinora poco indagato, e invece così pregnante, della sua opera.
A cura di Geraldina Boni
Verfügbar seit: 30.03.2022.

Weitere Bücher, die Sie mögen werden

  • La cronologia dell'acqua - cover

    La cronologia dell'acqua

    Lidia Yuknavitch

    • 0
    • 0
    • 0
    Il nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell'acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia. La cronologia dell'acqua è così la storia di una vita che "non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame," perché "questo condividono il linguaggio e l'acqua". Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l'abuso, l'elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza. Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell'alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice. Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.
    Zum Buch
  • Maria Callas - cover

    Maria Callas

    Camilla Cederna

    • 0
    • 0
    • 0
    "Il palco della Sovrintendenza (proscenio, prima fila a sinistra) addirittura bolliva d'entusiasmo. 'Non si può andare più in là, stupefacente, più di così è impossibile,' e tutti in piedi ed eccitati battevano le mani sporgendosi col busto fin quasi in palcoscenico, mentre, nell'immenso mantello di velluto rosso, i capelli rossi sparsi sul velluto, il vasto occhio egeo ancora più enfasizzato dalla matita nera, Maria Callas sorrideva commossa dopo il primo atto di Medea. Era il dicembre 1953". Così comincia il ritratto delizioso che, nel 1968, Camilla Cederna dedica alla "divina". Nelle sue pagine la cronaca diventa romanzo, e la vita si dispiega in tutte le sue contraddizioni: ritroviamo la Callas rigorosa e la Callas volubile, la grande artista e la donna irrequieta, la soprano che incanta e la diva a cui tutto si perdona. Cederna ha conosciuto, intervistato e seguito la "divina" sin dai leggendari primi anni Cinquanta dei trionfi alla Scala, e intorno a lei vediamo comparire i protagonisti di un'epoca, da Luchino Visconti a Renata Tebaldi, da Franco Zeffirelli ad Aristotele Onassis. Oggi abbondano gli studi su Maria Callas, che spesso però non registrano le oscillazioni capricciose del personaggio "Maria Callas", non mostrano come a ogni meraviglioso vezzo della sua voce corrispondesse un altrettanto vivace mormorio di pettegolezzi. Cederna, con grazia e sensibilità perfette, racconta tutte le facce di questo grande mito moderno.
    Zum Buch
  • Pensiero osceno - Lo scandalo delle donne che pensano - cover

    Pensiero osceno - Lo scandalo...

    Annarosa Buttarelli

    • 0
    • 0
    • 0
    In un'epoca in cui l'Europa sta smarrendo se stessa e le proprie promesse, mentre intellettuali e istituzioni ripetono vecchie formule incapaci di fronteggiare la complessità del nostro tempo, pensatrici e filosofe offrono un'alternativa concreta e vitale. Annarosa Buttarelli attraversa la storia del pensiero per riportare alla luce le voci delle donne che, da sempre, pensano "fuori scena", oltre i confini della filosofia idealista, astratta e dicotomica. Pensiero osceno rivela che "pensare veramente" significa partire dal sentire, dall'esperienza vissuta, dalla relazione. Da Elisabetta del Palatinato e Olympe de Gouges fino a Helene von Druskowitz e Hannah Arendt, emerge una genealogia femminile potente e inascoltata, una costellazione teorica e pratica che sfida il pensiero dominante, invitando a un risveglio collettivo guidato dalla lucidità ostinata e visionaria delle pensatrici oscene.
    Zum Buch
  • Adelaide di Savoia - duchessa di Baviera e i suoi tempi - cover

    Adelaide di Savoia - duchessa di...

    Gaudenzio Claretta

    • 0
    • 0
    • 0
    Il fortuito esame dell'epistolario del Padre Luigi Montanaro di Vercelli, che fu consigliere e duce di Adelaide di Savoia, andata sposa al duca Ferdinando, Elettore di Baviera, m'invogliava ad estendere le investigazioni sul carteggio di questa Principessa, che da parecchi scrittori fu compianta ed encomiata per le di lei peregrine virtù, più di quel che le si debba appartenere.
    L'esito corrispose largamente alle fatiche adopratevi alcuni mesi, e così benigna mi sorrise la sorte, che non solamente rinvenni l'intiera e numerosissima corrispondenza di Adelaide, ma sì ancora qua e là sparse, e dove chi meno se lo potrebbe immaginare, le lettere dei personaggi principali che costituivano la sua Corte.
    Zum Buch
  • Vento Di Mare - cover

    Vento Di Mare

    Andrea Penna

    • 0
    • 0
    • 0
    Guido e Giuseppe sono due fratelli che hanno in comune la passione per l’avventura 
    e la scoperta del mondo che li porterà lontani uno dall’altro. Maria è una ragazza  
    volitiva e determinata. Giancarlo ha un grande talento per il disegno. Amori, 
    avventure, malattie, sullo sfondo di un’Ancona che vuole rinascere dopo la guerra.  
    Come ne usciranno i nostri protagonisti? Riusciranno a coltivare le loro ambizioni? E  
    il vento di Ancona che spira dal mare li farà rotolare lontani o intreccerà le loro storie  
    in un destino comune?
    Zum Buch
  • Vita agra di un anarchico - Luciano Bianciardi a Milano - cover

    Vita agra di un anarchico -...

    Pino Corrias

    • 0
    • 0
    • 0
    Il libro di Corrias è fatto di voci: la voce di Bianciardi prima di tutto, dei libri, degli articoli e delle lettere in cui con spietato sarcasmo e grande umorismo proclama il proprio orrore per la società in costruzione, il suo produttivismo e l'euforica adesione ad esso anche dei compagni di lavoro. E le voci di questa stessa società, certamente feroce e grottesca in molti suoi aspetti, ma fatta anche delle persone che a Bianciardi hanno voluto bene, come la compagna di vita Maria Jatosti e gli amici e colleghi Terrosi, Montella, Dondero, Cavallini, Ripa di Meana e Arpino, ognuno dei quali racconta com'era Bianciardi e come si viveva in quegli anni in Maremma, a Pisa, a Milano o a Bocca di Magra. Attorno a Bianciardi stanno accadendo molte cose e non tutte brutte quanto appaiono ai suoi occhi. Lo mostrano bene le molte altre voci che Corrias raccoglie, quelle dei pittori Tadini e Cingoli, dei fotografi Dondero e Mulas e poi di Riva, Dossena e Del Bo Boffino di Feltrinelli, di Giorgio Bocca, Fortini, Walter Valdi e molti altri. Attraverso queste voci, Corrias compone, sullo sfondo della storia di Bianciardi, una sorta di storia orale della vita culturale a Milano tra gli anni '50 e gli anni '70, senza dimenticarne, a dispetto forse di Luciano, i grandi e giustificati entusiasmi: la nascita della Feltrinelli come casa editrice di ricerca, di nuovi giornali come il Giorno di Enrico Mattei, il fermento della nuova pittura intorno a Brera, e la fortuna del cabaret di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. E non mancano le voci della politica culturale "ufficiale". Paradigmatici il proclama di Togliatti e la benedizione di Bernardo Mattarella. © 2022 tracce.studio
    Zum Buch