Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
Il mio nome qual è? “Radici nella sabbia” - cover

Il mio nome qual è? “Radici nella sabbia”

Filippo Piazza

Publisher: Europa Edizioni

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Il viaggio come costante di vita. Un viaggio attraverso il mondo e dentro di sé, alla ri-cerca della bellezza di ciò che ci circonda e di risposte alle domande che ci affliggono per una vita intera. Attraverso il suo viaggio, Filippo impara a conoscere il mondo ma soprattutto se stesso, e cambia, cambia continuamente, fino a quando, finalmente, trova la risposta che stava cercando.Filippo Piazza nasce a Tunisi, nel 1957, ma già in tenerissima età è costretto a lasciare la terra natia e raggiungere l’Italia, che diventerà la sua nuova patria. Dopo un’infanzia di sacrifici, inizia la sua vita fatta di viaggi e ricerca, che lo porterà ai vertici di una carriera professionale in continuo cambiamento, e nelle profondità più intime del suo stesso animo.Il mio nome qual è? è il suo primo romanzo, edito da Europa Edizioni.
Available since: 09/19/2023.

Other books that might interest you

  • Guarito Da Solo - La mia Fuga e Guarigione da Dolore cronico Long Covid Fibromialgia e Autoimmunità - cover

    Guarito Da Solo - La mia Fuga e...

    Federico Rottigni

    • 0
    • 0
    • 0
    Nessuno viene a salvarti. Prima lo capisci, prima puoi cominciare a guarire. 
    È lì che la libertà comincia. Stanco di stare male. Stanco di non avere risposte. 
    Fibromialgia, Long Covid, dolore cronico, esaurimento inspiegabile. 
    E nessuno che ti sappia dire perché. 
    Avevo 33 anni quando il mio corpo ha iniziato a crollare: dolori migranti, affaticamento estremo, cervello annebbiato. 
    Virus come l’Epstein-Barr, un Long Covid mai risolto, possibili infezioni croniche. 
    I medici brancolavano nel buio, le diagnosi si moltiplicavano: fibromialgia, sindrome da fatica cronica, Lyme. Ma nessuna cura, nessun sollievo. 
    Allora ho fatto una scelta: diventare io l’esperto che non trovavo. 
    Questo libro non è una collezione di rimedi miracolosi. 
    È il racconto crudo e lucido di una risalita: una mappa concreta costruita con errori, esperimenti, scelte difficili e un solo obiettivo — guarire davvero. 
    Parlo di: 
    - Flebo endovenose e protocolli personalizzati 
    - Bonifica intestinale e connessione intestino-cervello 
    - Digiuno secco, reset mitocondriale, detossificazione 
    - Biorisonanza, genetica, frequenze, grounding 
    Ma soprattutto: disciplina, intuizione e ribellione 
    Perché quando nessuno può salvarti, la libertà inizia. 
    E guarire da solo non è follia: è la rivoluzione di chi rifiuta di restare paziente. 
    Se sei esausto, invisibile, malato e nessuno ti crede, questo libro è per te. Non ti prometto nulla. 
    Ma se stai cercando una via di uscita vera, qui c’è una storia che potrebbe accenderti la miccia.
    Show book
  • Volevo essere stupefacente - cover

    Volevo essere stupefacente

    Gordon Lish

    • 0
    • 0
    • 0
    Grande revisore, teorico della composizione, apologeta della seduzione letteraria, la sineddoche di quattro lettere «Lish» è diventata ormai il simbolo di un approccio perfezionistico al testo votato a una calibratura minuziosa della frase. Riesce perciò difficile non restare abbagliati, se non accecati, dalla cura che emerge dai suoi racconti, cullati dal ritmo variabile della sintassi, stimolati dalla ricorsività dei temi, solleticati dai continui giochi linguistici e dall'uso sapiente di ogni figura retorica. Subito si è portati a considerare la prosa di Lish come l'espressione più alta di una sublime arte dell'ellissi, resa possibile solo grazie a un'intimità febbrile, pluriennale e per niente pacificata con il linguaggio. Ma cosa si cela dietro quest'attenzione per lo strumento letterario, questo perentorio sgomitare della forma in ogni singolo episodio narrativo? Al di là di Lish, è possibile che nessuno come Gordon abbia preso sul serio l'ironia tipica delle parole, la loro irriducibilità a farsi totalmente trasparenti e lasciare che la realtà possa emergere senza farsi trasfigurare. A ben vedere, i racconti di Volevo essere stupefacente restituiscono una quotidianità lontana anni luce dai salotti letterari, fatta di senzatetto rimbecilliti, prostitute alcoliste, interminabili ciance sui vizi dei figli, parchi pubblici, problemi cutanei o intestinali. Momenti di mal-essere, per così dire, di vita vissuta, in cui irrompe sempre qualcosa di impronosticabile, come se l'analogia fosse la cifra del pensiero e della scrittura: riflessioni, fissazioni, interiezioni e ricordi, spiacevoli, disdicevoli o dolcissimi che siano. Evidentemente la persona «che scrive», dietro alla figura autoriale ricamata dalla critica, l'origine di questo tappeto armonico fatto di humor yiddish, sembra dirci che la verità letteraria è qualcosa di solo intuibile in una visione d'insieme, contando gli spazi bianchi fra le righe e fra un racconto e l'altro. Il vero Gordon Lish, il «non-detto», è appunto scorgibile solo dietro a un caleidoscopio fatto di omissioni. Realtà e parola, come vita e finzione, non saranno mai totalmente sovrapponibili. E forse è per questo che sono tanto ingombranti e fruttuose l'una per l'altra.
    Show book
  • Eleonora De Fonseca Pimentel e il Monitore Napoletano - cover

    Eleonora De Fonseca Pimentel e...

    Benedetto Croce

    • 0
    • 0
    • 0
     forsan et haec olim meminisse juvabit 
     (Forse un giorno gioverà ricordare tutto questo) 
       
     Queste parole, tratte dall'Eneide, Eleonora de Fonseca Pimentel le pronunciò prima di salire sul patibolo. 
     Nata da una famiglia nobile portoghese, trasferitasi a Napoli da Roma in seguito ai contrasti tra lo Sato Pontificio e il Regno di Portogallo, fin da giovane mostrò una vivace intelligenza e una predisposizione sia per la cultura classica che scientifica. Appena sedicenne alcuni suoi versi le permisero di essere accolta nell'accademia dei Filaleti e poi nell'Arcadia; e frequentava assiduamente i migliori salotti letterari napoletani. 
     Inizialmente sostenitrice di una monarchia illuminata (scrisse alcuni sonetti in onore dei sovrani), tuttavia col tempo le sue idee politiche mutarono e nel 1798 venne arrestata per giacobinismo e rinchiusa alla Vicaria, dove rimase fino al gennaio del 1799 quando fu firmato l'armistizio con le truppe napoleoniche; il 22 gennaio era tra coloro che proclamarono la Repubblica Napoletana e il 2 febbraio usciva il primo numero del giornale repubblicano il Monitore Napolitano, da lei diretto e che redasse quasi da sola.  
     La breve e infelice esperienza della Repubblica Napoletana si concluse pochi mesi dopo con l'entrata a Napoli delle truppe del cardinale Ruffo e il ritorno dei Borboni segnando la condanna a morte di molti patrioti, tra cui Eleonora, come "rei di Stato". 
       
     Lo storico Benedetto Croce in questo saggio illustra le fasi della sua vita, intellettuale e politica, ricostruendo una figura femminile che pur avendo un ruolo di rilievo negli avvenimenti dell'epoca è per lo più stata trascurata dalla storia. 
    Show book
  • Un filo sospeso - La mia guerra vinta contro l'anoressia - cover

    Un filo sospeso - La mia guerra...

    Margherita Vaccari

    • 0
    • 0
    • 0
    Emma è una giovane ragazza, la sua storia prende il via su un aereo di ritorno dal Brasile. Torna a vivere in Italia dopo quattro anni vissuti lontano. Questi anni se li ricorda come i migliori della sua vita. La vita in Italia è molto diversa, nelle abitudini, nelle amicizie e a scuola. Prova in tutti i modi ad assomigliare alle adolescenti italiane e nascondere il suo passato in Brasile, ma con scarsi risultati. I professori sono severi: se prendi brutti voti, a loro non importa e pensano che sia tu il problema. Dopo alcuni mesi, Emma cade in una sorta di depressione. Nessuno se ne accorge. Non lo vuole dire a nessuno, tanto meno ai suoi genitori. Non vuole farli preoccupare e pensa che loro tanto non possano farci nulla, non possono tornare in Brasile. E così comincia a chiudersi in sé stessa e a non essere più l'Emma allegra, serena e felice di qualche tempo prima. Sente il bisogno di avere qualcosa sotto controllo, dal momento che nulla sembra dipendere da lei: né i trasferimenti né la perdita di amicizie a lei care. Decide quindi di controllare il proprio peso, è la cosa più facile da fare in quel momento. Va avanti così per due anni, finché i genitori si rendono conto che la situazione è diventata grave e che la figlia soffre di anoressia nervosa. Inizia così un percorso doloroso fatto di ricoveri, dottori, psicoterapia, mezze verità, rifiuti, pelle e ossa. Fino al ricovero in una comunità a Bologna. La rinascita non è facile ma Emma ora ci crede, torna ad avere interessi, a socializzare, a ridere, a voler passare tempo con la sua famiglia. Torna a vivere. A sentire i sapori, a guardare il cibo come nutrimento, come piacere, e non come un nemico. Ha lottato per quattro lunghi anni con questa malattia infernale, ora può dire di esserne uscita, e in queste pagine racconta, a mo' di diario, con il contributo della famiglia, degli amici e dei medici che l'hanno seguita, come è tornata ad amarsi, a sconfiggere un mostro che la stava divorando. Perché lei non era, e non è, la sua malattia.
    Show book
  • Una vita ancora - cover

    Una vita ancora

    Theodor Kallifatides

    • 0
    • 0
    • 0
    Un piccolo libro folgorante sulle migrazioni, geografiche e interiori, che segnano un'esistenza, una meditazione profonda e coinvolgente su come riscrivere sé stessi in un mondo che cambia. A settantasette anni lo scrittore protagonista, emigrato in Svezia all'età di ventisei, sente di aver perduto l'ispirazione. Sfinito dal suo ultimo romanzo, in rotta con le parole che sembrano non corrispondergli più, decide di ritirarsi e di vendere il suo amato studio nel centro di Stoccolma. Ma una volta in pensione fatica ad abituarsi alla nuova vita: rinunciare agli incontri nel tragitto verso la stazione, condividere il giornale mattutino con la moglie, inventarsi una nuova routine. E il pensiero della Grecia natia si fa sempre più insistente…
    Show book
  • L'Editore - cover

    L'Editore

    Alessandro Gian Maria Ferri

    • 0
    • 0
    • 0
    Sono Alessandro Gian Maria Ferri, l’editore. In questo libro vi racconterò i passi compiuti fino ad oggi, il mio universo fatto di libri, parole, affetti e famiglia. 
    Questo è un libro totalmente rivoluzionario, che cambia, si modifica nel tempo e si evolve insieme agli eventi che segnano il mio cammino nel mondo editoriale.
    Show book