Solomon Burke - Ho visto un re
Edoardo Fassio, Graziano Uliani
Pur essendo nato e cresciuto a Philadelphia, diede un contributo insostituibile alla preparazione di quella miscela di gospel, country, pop e blues conosciuta come soul sudista.Quando Solomon Burke firmò per la Atlantic Records, nel 1960, riempì il vuoto causato dal passaggio di Ray Charles alla concorrenza.Modestamente, l’uomo che volle farsi re del rock and soul si riteneva il miglior cantante del mondo. Ma guai a puntare tutto su una carta sola! Oltre a seguire l’intera filiera dei suoi spettacoli, gestiva una catena di fast food, una società di assistenza agli orfani e una casa editrice musicale. Laureato in scienze funera- rie, era pure titolare di un’impresa di onoranze funebri e, naturalmente, vescovo nella chiesa fondata da sua nonna, la House of God for All People.Graziano UlianiNato a Bologna, è il creatore del Porretta Soul Festival che, dal 1988 - anno della prima edizione - in pochi anni è diventato la vetrina europea del Memphis Sound, proponendo, spesso per la prima volta in Europa, autentiche leggende come Solomon Burke, Rufus Thomas & Carla Thomas e tanti altri. Nel 1992 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Memphis per il contributo dato alla diffusione della musica soul in Europa, a cui sono seguiti numerosi riconoscimenti internazionali, ultimo in ordine di tempo il premio KBA-Keeping the Blues Alive 2017.Edoardo FassioTorinese, scrive di blues, folk e jazz per “La Stampa” e per “TorinoSette”; collabora con “Musica Jazz”, “Il Blues” e con numerose pubblicazioni europee.Dal 1984, con il classico pseudonimo di Catfish, è autore, conduttore e animatore di trasmissioni radio: la più duratura programmazione di blues in Europa.Ha seguito il Porretta Soul Festival per “La Stampa”, “Il Blues”, “Blues & Rhythm”, Rai Stereo Notte e Radio Flash.Ha pubblicato nel 2006 Blues per Laterza e, nel 2017, Soul City per Vololibero.
Ver libro