Poesie D'Amore
Chloe Gilholy
Translator Maria Burnett
Publisher: Tektime
Summary
Poesie ispirate dalla parola amore. Una raccolta di poesie ispirate dalla parola amore.Il quinto capitolo della serie Life and Poetry.
Translator Maria Burnett
Publisher: Tektime
Poesie ispirate dalla parola amore. Una raccolta di poesie ispirate dalla parola amore.Il quinto capitolo della serie Life and Poetry.
Una (inutile) poesia assai amara di Valerio Di Stefano,Show book
Il titolo originale dell'opera è "La cavalla storna". Qui si è preferito lasciare il titolo popolare più comune.Show book
Miro Casadei è un ispettore archivistico onorario. Non appartiene, dunque, alle forze di polizia. Le sue indagini riguardano carteggi antichi e moderni, commerci clandestini di beni culturali e segreti di famiglia, come quelli che ruotano attorno all'archivio dei fratelli Adelmo e Saturno Rosati, che furono dirigenti nella Romagna fascista. Rimasto inaccessibile per settant'anni, l'archivio svelerà una storia di vendette e sparizioni risalenti al secondo conflitto mondiale. Segreti che potrebbero mettere a repentaglio perfino la vita dell'ispettore. Nel frattempo Dima, il gigantesco e muto amico serbo di Miro, in una casa sul litorale adriatico ha recuperato carte appartenute al padre di Giovanni Pascoli, Ruggero. Tra realtà storica e invenzione narrativa i documenti racconteranno modalità e motivazioni sull'assassinio del padre del poeta. E, mentre le indagini di Miro si dipanano, lo stesso fanno le colline fuori dal finestrino della sua Lada, che si rincorrono l'una dietro all'altra, svanendo e ricomparendo all'orizzonte tra le curve dell'Appennino romagnolo.Show book
Chi ha imparato ad amare Georgi Gospodinov potrà individuare nei versi e nelle prose poetiche di questo volume alcuni dei temi cari al grande scrittore bulgaro: il senso di umana partecipazione e di pietas verso il mondo e le sue creature, la consapevolezza della fragilità della vita, l'ironia… e poi Gaustìn, il mitico alter ego dell'autore, insieme fonte e destinatario di ogni riflessione. Un'accurata scelta con testo bulgaro a fronte, selezionata dall'autore stesso: dal volume d'esordio "Lapidarium" (1992), che lo ha fatto conoscere e gli è valso numerosi premi, al più recente "Tam, kădeto ne sme" (Là, dove non siamo, 2016).Show book
L'anno scorso, togliendo occasione da alcune recenti edizioni della Vita Nuova di Dante, io ritornai sulla questione della Beatrice dantesca. Vi ritornai, contraddicendo in parte alle opinioni espresse in un mio libro del 1879, e sostenendo la idealità assoluta della donna che l'Alighieri esaltò nelle rime e allegorizzò nella Commedia. Ora, in questa trattazione, che per quanto succinta e inadeguata al tema mi riuscì forse più estesa che una recensione non comporti, io volli trar profitto d'un argomento, che per quanto io so non venne ancora recato in mezzo da nessuno, l'argomento che si può desumere dal tipo femminile quale ci viene rappresentato dalla poesia del medioevo. Che infatti le donne cantate dai più antichi poeti medievali fossero donne in carne ed ossa, nessuno può dubitarne, come nessuno può dubitare che donne reali fossero quelle cui rivolsero i loro sentimenti gli artisti della rinascenza, a cominciare dal Petrarca e dal Boccaccio. Dunque a prima giunta parrebbe che la idealizzazione assoluta della donna nei poeti del nuovo stile fiorentino fosse una anomalia, una discontinuazione storica inesplicabile. Invece, a parer mio, è tutt'altro.Show book
Ne La stanza dei vasi di terracotta, Gabriele Viviani ci consegna una raccolta poetica che sembra muoversi tra i cicli delle stagioni e quelli della vita, con versi che cercano riparo ma anche slancio, come piante delicate custodite in una limonaia. Non c'è un ordine tematico né cronologico dichiarato, e proprio questa scelta regala alla lettura una sensazione di libertà e movimento. I testi oscillano tra paesaggio e intimità, mito e biografia, riflessione politica e ricordo personale. L'autore attinge con naturalezza a registri diversi: classico e contemporaneo, colto e quotidiano, civile e amoroso. Il risultato è una voce che non cerca di stupire con l'effetto, ma con la densità del pensiero e la misura della parola. C'è cura, musicalità e una sottile malinconia che attraversa tutta la raccolta. Le immagini rimandano a un mondo che sta per scomparire o che è già stato tradito: la natura ferita, la guerra, l'infanzia, il corpo, la morte, ma anche l'amore, la memoriaShow book