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Marittimo blues - cover

Marittimo blues

Andrea Mella

Publisher: Ediciclo

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Summary

La gente di mare che si affaccia sull'Adriatico nordorientale si somiglia. Dalle isole più lontane nella laguna di Venezia alle saline di Sicciole, in Slovenia, passando per Marano Lagunare e Trieste, non esistono confini: c'è un'unica voce, la stessa nostalgia per gli abissi e la terra oltre il blu, lo stesso carattere roccioso che si scioglie per una lieve brezza d'amore, gli stessi umori volubili come il cielo. Le storie di questa gente sono come il blues: danno vita a una melodia struggente, a volte ballabile, a volte troppo intensa per essere anche solo canticchiata a fior di labbra. Postfazione di Gualtiero Bertelli.
Available since: 03/15/2025.
Print length: 160 pages.

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    Un'apologia dei passi e del guardare oltre, per comprendere quelli che sulla carta sono degli spartiacque tra culture e invece sono finestre su altri mondi. Il desiderio di salire in cima per poter conquistare un pezzo di orizzonte e un'altra avventura.
    I passi esistono ovunque ci siano montagne saldamente fissate al suolo e persone erranti che necessitano di attraversarle.
    E una volta  giunti in cima è umano, oltreché naturale, fermarsi un istante a tirare il fiato e osservare il mondo da un'altra prospettiva. Nietzsche, uno che le montagne amava frequentarle, parlava del pathos della distanza: guardate da lontano le cose appaiono migliori. Perché da lassù, se il tempo è clemente, si riesce davvero a guardare lontano. Eppure ormai alla fatica del passo – salita o discesa, sempre fatica si fa – in tanti preferiscono l'anonima comoda rapidità del tunnel. E invece io «quando arrivo in alto mi sento felice, come un cammello che arriva all'oasi», come diceva Osvaldo Soriano. Da sempre mi attira quest'idea di arrivare in cima senz'altro motivo di soddisfare la curiosità di osservare che cosa c'è lassù, adocchiare che cosa si vede intorno, fare un'esperienza che prima o poi tornerà utile, sporgermi per vedere cosa si scorge in basso nella valle seguente e poi guardare l'orizzonte.
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