¡Acompáñanos a viajar por el mundo de los libros!
Añadir este libro a la estantería
Grey
Escribe un nuevo comentario Default profile 50px
Grey
Suscríbete para leer el libro completo o lee las primeras páginas gratis.
All characters reduced
Cronache di Cardezza e Cuzzego - Articoli di giornali ossolani - cover

Cronache di Cardezza e Cuzzego - Articoli di giornali ossolani

Umberto De Petri (a cura di)

Editorial: Mnamon

  • 0
  • 0
  • 0

Sinopsis

C’era un tempo in cui le acque del Toce arrivavano a lambire i fianchi delle montagne con periodiche inondazioni, le strade e le case venivano quindi costruite ad una quota “di sicurezza” lasciando sgombera la piana. Così è stato anche per la strada lastricata che già dal 196 d.C. collegava il Lago Maggiore con l’Ossola e il Sempione. La strada venne fatta costruire (o restaurare) dall’imperatore Settimio Severo.
Su questa strada si trovavano e tuttora si trovano le due località.
Umberto De Petri è andato a scovare sui giornali ossolani le cronache di questi due Comuni antichissimi, nel periodo da fine ottocento fino agli anni '70 del secolo scorso.
Disponible desde: 23/12/2023.

Otros libros que te pueden interesar

  • L'alfabeto della vita - Poetica della Biodanza - cover

    L'alfabeto della vita - Poetica...

    Giovanna Benatti, Rolando Toro...

    • 0
    • 0
    • 0
    "Il linguaggio umano è sgorgato dalla fonte interiore, da una profonda necessità di "fondare la realtà" dal punto di vista ontologico. Parafrasando l'espressione di Heidegger "abitiamo le parole", "la parola è la dimora dell'essere" e nella forma più estrema: "Siamo arrivati troppo tardi per gli dei o troppo presto per gli uomini. L'uomo è un poema incompiuto". 
    "Le definizioni di Giovanna e Nicola costituiscono un vocabolario del paradiso, un Sillabario delle origini, un progetto di purezza assoluta. Gli aspetti simbolici evocati dagli autori stanno connessi con tale forza al significato essenziale da configurare un meta-linguaggio. 
    In questo libro compaiono i termini più frequentemente utilizzati in Biodanza. Si tratta di un'opera che tutti gli allievi di Biodanza dovrebbero leggere, perché aiuta a comprendere aspetti teorici altrimenti inaccessibili al linguaggio lineare". 
    ROLANDO TORO ARANEDA
    Ver libro
  • Il manager di buona vita - cover

    Il manager di buona vita

    Alberto Camuri

    • 0
    • 0
    • 0
    La crisi globale ha messo in luce il fallimento dell'approccio manageriale dominante, sia nel settore for profit che nei servizi sociali. Alberto Camuri, manager che ha vissuto una lunga carriera in ruoli di rilievo in aziende multinazionali, propone con forza di ricalibrare il modello dirigenziale centrato unicamente sulle performances, consapevole che un approccio esclusivamente prestazionale, che trascuri e non valorizzi gli aspetti relazionali, può anche dare risultati, ma solamente nel breve termine. È necessario armonizzare l'attenzione alle persone e alle prestazioni, agli stakeholders tutti, nel breve e nel lungo termine! Un passaggio quindi necessario non solo al benessere dei singoli, ma anche allo sviluppo dell'economia.
    Il «manager di buona vita» descritto nel volume è capace di alternare con la necessaria umiltà la sua attenzione e le sue risorse, sapendo ascoltare e facilitare i rapporti, mantenendo un comportamento orientato a un approccio genuinamente relazionale, esercitando il potere come responsabilità; guardando, ascoltando (e aiutando a guardare e ascoltare) per contestualizzare e per dare risposte alle domande di senso per sé e per gli altri.
    Il libro, forte di una solida base teorica e arricchito dalle significative testimonianze di altri «manager di buona vita», dimostra la possibilità non solo di pensare, ma anche di poter praticare a tanti livelli, sotto la guida di dirigenti e funzionari intelligenti, un'economia «umanistica», in cui la moderazione e il senso morale restino i valori portanti.
    Ver libro
  • Quante Americhe? Europei nel Nuovo Mondo prima di Colombo fra storia e invenzione - cover

    Quante Americhe? Europei nel...

    Michael Micci, Federica Favero

    • 0
    • 0
    • 0
    Tra le pagine di una cronaca milanese del Trecento è sepolto un dettaglio apparentemente marginale: Galvano Fiamma, frate domenicano, menziona una terra sconosciuta chiamata "Marckalada", situata oltre la Groenlandia. Nessun viaggio oltremare, nessuna mappa: eppure, in quel nome si cela un'eco delle saghe islandesi che raccontano l'approdo di navigatori nordeuropei sulle coste americane, quasi cinquecento anni prima di Cristoforo Colombo. "Quante Americhe?" prende le mosse da questa attestazione per esplorare la questione della presenza europea nel nuovo continente prima della sua convenzionale "scoperta" nel 1492. Mettendo in dialogo fonti latine e norrene, reperti archeologici, falsi documentari e riscritture contemporanee, il volume indaga il rapporto sempre problematico fra memoria e invenzione, fra evento storico, fonte documentaria e interpretazione. Ne affiora l'immagine di un'America molteplice: luogo reale e immaginato, raccontato e rievocato, secondo visioni e necessità storiche mutevoli.
    Ver libro
  • Esquilino in campo - Associazioni comitati gruppi e territorio - cover

    Esquilino in campo -...

    Tiziana Banini, Eugenia...

    • 0
    • 0
    • 0
    Il Rione Esquilino di Roma assurge spesso alle cronache della stampa periodica per episodidi degrado e criminalità.
    Questo libro, frutto di un progetto di ricerca transdisciplinare (antropologia, geografia, sociologia), finanziato da Sapienza Università di Roma, sofferma l'attenzione su una tipologia specifica di associazioni, vale a dire quelle impegnate nel contrasto al degrado urbanistico e nel miglioramento della qualità della vita nel rione. Associazioni, dunque, a forte impronta territoriale che costituiscono un tratto tipico dell'Esquilino, non ancora adeguatamente indagato.
    Ver libro
  • URSS l'impero del lavoro forzato - cover

    URSS l'impero del lavoro forzato

    Luigi Barzini

    • 0
    • 0
    • 0
    Della Russia sovietica, per solito, si dice molto male o troppo bene. Chi la sede detestabile e chi la vede ammirevole. È raro trovare giudizi che non siano assoluti. Il fatto è che l'U.R.S.S. presenta gli aspetti più contraddittori e si rivela volta a volta feroce ed umana, paradossale e ragionevole, barbara e progressiva, assurda e logica. Ognuna delle sue faccie multiformi ha quanto basta per suscitare orrore o simpatia.
    La proporzione fra il male ed il bene non può essere percepita con una certa chiarezza se non si tiene conto delle speciali condizioni di questo immenso Paese la cui unità politica fu fatta dai mongoli, della natura di questo popolo che nella sua grande maggioranza è rimasto per istinto nomade come agli inizi della sua storia, e della formazione di questa strana civiltà slava, recente e patriarcale, nella quale due sole grandi influenze hanno lasciato una traccia profonda: quella di Tamerlano e quella di Pietro il Grande.
    Dopo aver rovesciato sulla Russia tutte le devastazioni, tutte le catastrofi, tutte le miserie, la Rivoluzione sovietica è entrata in un impetuoso e convulso periodo di ricostruzione moderna, il quale assume una linea di grandiosità imponente ma si fonda, come una guerra, su sacrifici inenarrabili di popolo.
    Ad onta dei suoi errori, dei suoi sperperi, delle sue follie e delle sue atrocità lo sforzo immenso e disperato dell'U.R.S.S. per raggiungere immediatamente primati industriali e scientifici non può essere osservato senza stupore, se non altro per la sua stessa smisurata vastità. Ma non si avrebbe una chiara idea di tale esorbitante fatica se ci si fermasse a contemplare le gigantesche realizzazioni russe senza considerarne il costo, l'efficenza e le ragioni.
    Ver libro
  • Lavori sporchi - Storie dalla sala macchine della nostra vita comoda - cover

    Lavori sporchi - Storie dalla...

    Jan Stremmel

    • 0
    • 0
    • 0
    L'autore, attraverso dieci reportage, ci guida in un viaggio intorno al mondo dello sfruttamento: Capo Verde, Paraguay, Kenya, Cina, Africa… Un lavoro analitico per ribadire come i consumi dell'Occidente contribuiscono a perpetuare conflitti e disuguaglianze in altre zone del pianeta.
    
    Il giornalista tedesco Jan Stremmel, attraverso dieci reportage, ci guida in un viaggio intorno al mondo dello sfruttamento: dalle tintorie di Kolkata ai «ladri di sabbia» di Capo Verde, che riforniscono illegalmente i cantieri edili degli hotel dedicati al turismo di massa; dai taglialegna del Paraguay, che producono carbone ricavandolo di frodo da legname tropicale, al comparto florovivaistico kenyano che sfrutta perlopiù lavoratrici; dagli ex pescatori del lago d'Aral senz'acqua e lavoro a causa dell'industria cotoniera al «mare di plastica» delle serre andaluse; dalle coltivazioni di caffè colombiane agli oranghi del Borneo minacciati d'estinzione dalla deforestazione dovuta alla richiesta di olio di palma; dagli smartphone prodotti in Cina fino alle savane africane dove gli elefanti stanno scomparendo per via del bracconaggio.
    
    Stremmel aggiunge la sua testimonianza a ciò che è già noto da tempo: come i consumi dell'Occidente contribuiscono a perpetuare conflitti e disuguaglianze in altre zone del pianeta. Ad esempio, il rifiuto da parte delle aziende di consentire il riciclo dei dispositivi obsoleti fa sì che qualcosa che usiamo tutti i giorni, i nostri telefoni cellulari, costituiscono da anni un'affidabile fonte di finanziamento per i signori della guerra che controllano le miniere in Africa centrale.
    Ver libro