Dodeka
Matteo Savastano
Editorial: EMA Vinci edizioni
Sinopsis
Partitura per pianoforte solo. Tre pezzi per pianoforte solo di Matteo Savastano.
Editorial: EMA Vinci edizioni
Partitura per pianoforte solo. Tre pezzi per pianoforte solo di Matteo Savastano.
Sisto Monti Buzzetti è morto in prima linea il 9 giugno 1917, due giorni prima di compiere 21 anni. Queste sono le lettere che ha inviato dal fronte alla sua famiglia. Sono 280 in tutto: la prima è del 20 marzo 1916. L'ultima scritta il giorno prima di morire, l'8 giugno 1917. Sono lettere in cui il giovane ufficiale, all'inizio, cerca soprattutto di tranquillizzare: sostiene che non c'è pericolo, che tutto va bene, che la vita, al fronte, è lieve. Anche perché tutto è sottoposto al vaglio della censura e non possono quindi nemmeno esserci riferimenti geografici. Poi però la guerra cambia molte cose."Lettere dal fronte" è una serie di audiodrammi che rivive la Prima guerra mondiale attraverso le lettere inviate direttamente dal campo di battaglia. Grazie a ricostruzioni audio, musiche e suoni coinvolgenti, ogni episodio ti farà vivere direttamente il conflitto.Ver libro
I ritratti metallici, i nudi e le nature morte di Tamara de Lempicka racchiudono lo spirito dell’Art Deco e dell’età del jazz, e riflettono l’elegante ed edonistico stile di vita della ricca e privilegiata élite parigina nel periodo compreso tra le due guerre. Combinando una tecnica decisamente classica a elementi presi in prestito dal Cubismo, e cercando ispirazione nei maestri del ritratto – come Ingres e Bronzino – la sua arte rappresentò la massima espressione della modernità in fatto di glamour, moda e mondanità. Questo volume celebra la bellezza luminosa ed elegante dei più significativi dipinti dell’artista, realizzati negli anni Venti e Trenta, e narra la straordinaria storia della sua vita: dai primi anni a cavallo tra i due secoli, nella Polonia e nella Russia zarista, al clamoroso successo parigino e al lungo declino del periodo americano, per giungere infine alla sua trionfale riscoperta negli anni Settanta, quando i suoi ritratti divennero vere e proprie icone a livello mondiale.Ver libro
Classico del pensiero occidentale, considerato dallo stesso Goethe uno dei suoi capolavori, La teoria dei colori è tra i testi che hanno più influenzato l'arte e l'estetica otto-novecentesca. Un'opera fondamentale che ha esplorato la percezione del colore come fenomeno personale e sensibile, qui presentata con una prefazione inedita di Riccardo Falcinelli e la postfazione di Giulio Carlo Argan. È il 1810 quando Goethe pubblica il trattato che condensa anni di esperimenti, osservazioni, riflessioni da dilettante su luce e colori. In quel momento ha già sessant'anni ed è l'osannato autore di storie capaci di rapire il cuore di tutta Europa – da I dolori del giovane Werther a Le affinità elettive –, eppure mai prima si è gettato in un progetto scientifico così ambizioso e rischioso, che tenta di far dialogare lo spirito illuminista con le percezioni personali e soggettiviste su cui si fonda il Romanticismo. Il risultato sarà un saggio scritto in uno stile letterario e comprensibile da tutti – e che anche per questo rimarrà un modello per decenni –, in cui Goethe sosterrà che l'occhio e la mente umana giochino un ruolo attivo nella formazione delle sensazioni cromatiche e che esse incidano sulle nostre emozioni: una soluzione «antiscientifica» rispetto a quella newtoniana in voga all'epoca che si concentrava sugli aspetti fisici della luce, ma che aprirà la porta alla filosofia di Wittgenstein, alle visioni di Monet e van Gogh, Kandinskij e Klee, fino al design e ai film di animazione contemporanei. Perché, anche se Goethe si sbagliava nel descrivere la natura dei colori, aveva comunque intuito qualcosa di più profondo: pur provenendo dall'esterno, è solo quando lo accogliamo dentro di noi e lo interpretiamo per dare forma e significato alla realtà che il colore esiste davvero.Ver libro
Questo audiolibro contiene la colonna sonora originale del musical "IN CAMMINO PER OZ", portato in scena con grande successo dal 2006 dalla compagnia La Fabbrica dell'Attore del Teatro Vascello di Roma, con la regia di Giancarlo Nanni. Composta, arrangiata, suonata, cantata e registrata live da Gianluca Testa, che interpretava anche il ruolo del Narratore nelle prime storiche rappresentazioni. Le musiche e i testi sono stati poi riutilizzati dalla Compagnia dei Giovani del Teatro Vascello per la messa in scena di un nuovo musical, "Il cammino per Oz", a partire dal 2018. Nel corso degli anni queste canzoni sono state riprese anche da molte compagnie amatoriali, in rappresentazioni per bambini e da insegnanti di scuole elementari e medie per l'allestimento di innumerevoli recite scolastiche in tutta Italia.Ver libro
Teresa Di Sclafani De Nasca è nata in Italia. Ha vissuto anche in Venezuela e negli Stati Uniti. La sua autobiografia sarà pubblicata prossimamente.Ver libro
In un pianeta dove gli uomini sono confinati in una zona marginale, le donne godono dei frutti di un'utopia lesbo-matriarcale, finché la fuga di un ragazzo ribalta violentemente gli equilibri. In un'altra visione del futuro, il controllo delle nascite passa attraverso la criogenesi di cittadini estratti a caso, cui viene data la possibilità di vivere nei sogni di una persona prescelta. E ancora, elettrodi impiantati nel cervello di corpi apatici danno sollievo a giovani atrofizzati dalla tirannia della noia e delle dipendenze, mentre i membri dell'ultima famiglia sopravvissuta sul pianeta si esercitano a comportarsi come terrestri, cambiando all'occorrenza ruolo di genere. La scrittura caustica di Suzuki Izumi esplora il lato più oscuro e tormentato dell'essere umano, in sette racconti intrisi di un'alienazione decadente. Primo volume di una trilogia che introduce in Italia un'opera di culto, Noia terminale è un caleidoscopio di immagini anticonformiste e provocatorie per una graffiante opera di fantascienza speculativa.Ver libro