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  Sette storie in leggerezza (anzi...

  Francesca Mairani

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  “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.” 
  Italo Calvino – Lezioni Americane 
  Una raccolta di racconti umoristici, per narrare piccoli episodi di straordinaria banalità, romantici conflitti, contrattempi scoppiettanti, allegre tragedie. Perché la quotidianità ci sconforta, a volte, e contro il logorio della vita moderna – in assenza di amari e distillati – può venirci in aiuto una risata.  
  Sette storie in leggerezza:  
  - Le spiritiste di Via Broccanindosso 
  - L’avvocato e l’operazione C 
  - Ponte Borgone 
  - La migliore tasca del Lordelo 
  - Di corsa nel prato 
  - I due rapinatori (liberamente - mooooolto liberamente - ispirato al racconto di Tobias Wolf  “Una pallottola nel cervello”) 
  A cui se ne aggiungono altre due: 
  - I texani (vincitore del Premio Colsalvatico anno 2012, promosso dal Circolo Culturale “Tullio Colsavatico” di Tolentino) 
  - La segretaria di redazione (segnalato alla IX edizione del Premio Colsalvatico, promosso dal Circolo Culturale “Tullio Colsavatico” di Tolentino).

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  Armonia Blu - Un'irresistibile...

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  ARMONIA BLU 
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  Amy è stanca di sabotare tutte le sue relazioni a causa di Ethan. Lui le ha spezzato il cuore anni prima, e lei l’ha lasciato andar via senza fargliela pagare. È ora di affrontarlo e di riscrivere il passato. 
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  Livorno Il "Vernacoliere"...

  Valerio Di Stefano

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  La notizia sta facendo il giro di Livorno, dunque del mondo intero: il “Vernacoliere” sospenderà le pubblicazioni dopo l’uscita del numero di novembre. 
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  Valerio Di Stefano

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  Questa brevissima parodia dei romanzi di Montalbano è stata scritta e pubblicata in occasione della morte del Maestro Andrea Camilleri.

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  Le nuove avventure di Sinbad il...

  Pier Francesco Grasselli

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  Ve lo ricordate Sinbad? Il leggendario marinaio delle “Mille e una notte”, l’avventuriero, l’eroe dei sette mari? Eccolo, protagonista di una nuova serie di avventure che lo porteranno dall’Italia alla Guinea, dalla Cina a Santa Cruz de Tenerife, da Zanzibar all’isola greca di Elafonisos, da Tobago alla spiaggia di Waikiki, e poi a Cuba, a Istanbul, ad Alessandria d’Egitto e persino nel Giardino dell’Eden, fra le bellissime uri del paradiso mussulmano. Nel corso dei suoi viaggi Sinbad dovrà vedersela con sirene, diavoli, mariti gelosi, stregoni voodoo, contrabbandieri, cannibali e mostri marini, incontrerà il califfo Hārūn al-Rashīd e il suo visir Giafanàl, sarà ricevuto dall’imperatore della Cina, lotterà a fianco del pirata Francis Drake e farà innamorare la regina Elisabetta I d'Inghilterra. Non mancheranno certo le avventure galanti, pane quotidiano del nostro marinaio, il rubacuori che ha una donna in ogni porto, l’ultimo eroe romantico. Un romanzo picaresco ricco di comicità e di humor, un piacevole susseguirsi di gag, un’opera dallo stile pirotecnico e spassoso.

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  Introduzione alla mia morte

  Fabio Massimo Franceschelli

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  Un uomo che dimentica in auto il suo bambino; un politico populista e vanesio che fonda un nuovo partito; un giornalista, famoso inviato di guerra, che si trasferisce in un'isolata casa in montagna e cerca di recuperare e sintetizzare il senso della sua vita nella scrittura di un romanzo e nella ricomposizione attorno a sé di una famiglia da sempre trascurata. Infine Sonia, la donna che è bussola e cifrario nel ripercorrere le vite di questi uomini autocentrati e che raccontano, loro malgrado, la storia della società di cui sono al tempo stesso prodotti e fautori. Quattro personaggi che compongono una famiglia che di tradizionale non ha nulla. Quattro voci che invitano il lettore ad indagare nelle storie che raccontano, a destreggiarsi tra apparenze farsesche e un'interiorità buia e respingente per giungere a delineare il ritratto della nostra società. Franceschelli, con il suo linguaggio ammaliante, un'ironia sottile e la sapiente costruzione della narrazione, dà vita a un romanzo che con la potenza visionaria di un dramma in più atti è capace di inchiodare il lettore, non solo alla storia narrata, ma anche e soprattutto alla rappresentazione di una realtà da cui si tende a volgere lo sguardo.

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