Intrecci di vite - Elogio della caparbietà dei vignaioli
Laure Gasparotto, Alain Graillot
Casa editrice: Edizioni Ampelos
Sinossi
Paragonato spesso ad una pianta durevole ma vulnerabile, dipendente dalle condizioni atmosferiche, il vignaiolo si differenzia da tutti gli altri, perché il suo mondo, diametralmente opposto a quello delle start-up, si costruisce giorno dopo giorno, lentamente e pazientemente. La caparbietà è l’unico motore che gli permette di procedere sul suo percorso: è grazie a questa caratteristica che, talvolta, diventa un super-eroe.Alain Graillot, famoso vignaiolo della valle del Rodano, ci offre l’opportunità di entrare nell’intimità di una ventina di “grandi” del mondo del vino.Raymond Trollat, Jean-Louis Grippat, Auguste Clape nel Rodano, ma anche Michel Lafarge e Aubert de Villaine di Romanèe Conti in Borgogna, Anselme Selosse nello Champagne, Jean-Michel Cazes a Pauillac, Angelo Gaja in Italia, Alvaro Palacios in Spagna, Marie-Thérèse Chappaz nel cantone del Valais... si confidano ad Alain Graillot, uno di loro.Ascoltando queste personalità umili, dal carattere e dalla determinazione eccezionali, si percepisce l’evoluzione di un mestiere, che, in una società in cui regna la fretta, può sembrare anacronistico.Ma questa “tribù” di caparbi continua a combattere per la sua libertà e per il rispetto del tempo.Alain Graillot è stato vignaiolo nella denominazione Crozes-Hermitage dal 1985. Lo è diventato dopo aver condotto una carriera completamente diversa fino all’età di 40 anni. Rispettato per il suo “senso del vino”, si occupava anche di consulenza per vigneti in Francia, Italia, Australia e Marocco. Dal 2017 è stato presidente dell’Académie des vins de France.Giornalista per Le Monde, Laure Gasparotto lavora nel mondo del vino da venticinque anni. Storica di formazione, ha cominciato la sua carriera in Borgogna, prima di collaborare con Le Figaro, Le Point, e la radio France Inter, insieme a Jean-Pierre Coffe. È l’autrice di una quindicina di libri, tra cui “Vigneronne - Quitter Paris, changer de vie, créer son vin” (Grasset, aprile 2021), testimonianza della sua esperienza di viticoltrice in Terrasses du Lazarac.
