Care esse carezze
Labita Vito
Editora: Vito Labita
Sinopse
Un mondo di carezze! Carezzevole, c'è n'è veramente bisogno sempre. Che ne dite voi? Carezze care esse sulla pelle ...
Editora: Vito Labita
Un mondo di carezze! Carezzevole, c'è n'è veramente bisogno sempre. Che ne dite voi? Carezze care esse sulla pelle ...
L’Aquila - 1889. Giosuè Gallucci ha appena dodici anni quando è accolto nella grande tenuta del senatore Aquileni. Lì, conosce il figlio Pietro, di appena due anni più piccolo. I due ragazzi diventano fin da subito inseparabili. Nonostante l’affetto che li lega, già dai loro cognomi emerge la diversa estrazione sociale che li separa. Mentre Pietro è orgoglioso dello stemma nobiliare delle aquile, Giosuè è trattato da tutti come un gallo da cortile che chiunque può prendere a calci. Così, quando una volta cresciuti scoprono di provare l'un l'altro un sentimento più forte della semplice amicizia, iniziano a sognare una casa simile a quella delle allodole, senza più nè aquile e nè galli. Niente sembra poterli separare, eccetto la crescente ambizione di Giosuè. Questi è sempre più deciso a far parte del mondo agiato dell’amico. Ed è disposto a tutto pur di riuscirci, persino sposare la brutta Carolina, figlia dell’ammiraglio Mirabelli. Pietro: È questo che stai facendo? Mi stai dicendo addio? Giosuè: Non capisci? In questo mondo non c’è posto per noi due. Sposarla è il nostro unico modo per restare insieme. Il matrimonio, anziché unirli, li separerà per molti anni e quella ricchezza, che sembrava promettere a Giosuè la vita che sognava, lo condannerà invece alla rovina. Quando Giosuè viene accusato dell’omicidio dell’ammiraglio Mirabelli, i due amici si ritrovano di nuovo l’uno di fronte all’altro e Pietro è costretto a fare una scelta definitiva: proteggere il suo matrimonio o salvare il suo amico d’infanzia.Ver livro
Il titolo originale dell'opera è "La cavalla storna". Qui si è preferito lasciare il titolo popolare più comune.Ver livro
«Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"!»Ver livro
Una (inutile) poesia assai amara di Valerio Di Stefano,Ver livro
Ne La stanza dei vasi di terracotta, Gabriele Viviani ci consegna una raccolta poetica che sembra muoversi tra i cicli delle stagioni e quelli della vita, con versi che cercano riparo ma anche slancio, come piante delicate custodite in una limonaia. Non c'è un ordine tematico né cronologico dichiarato, e proprio questa scelta regala alla lettura una sensazione di libertà e movimento. I testi oscillano tra paesaggio e intimità, mito e biografia, riflessione politica e ricordo personale. L'autore attinge con naturalezza a registri diversi: classico e contemporaneo, colto e quotidiano, civile e amoroso. Il risultato è una voce che non cerca di stupire con l'effetto, ma con la densità del pensiero e la misura della parola. C'è cura, musicalità e una sottile malinconia che attraversa tutta la raccolta. Le immagini rimandano a un mondo che sta per scomparire o che è già stato tradito: la natura ferita, la guerra, l'infanzia, il corpo, la morte, ma anche l'amore, la memoriaVer livro
Al grido di "Liberté, Égalité, Fraternité" la rivoluzione francese ha rivoluzionato la storia dell'Occidente. Ha cambiato il nostro modo di pensare, di vivere e di fare politica. Non perdere l'occasione di rivivere questo fondamentale e affascinante periodo storico attraverso lo sguardo dolce e inconsapevole di una graziosa dama italiana. Dallo splendore della reggia di Versailles alle tumultuose strade di Parigi.Ver livro