Unisciti a noi in un viaggio nel mondo dei libri!
Aggiungi questo libro allo scaffale
Grey
Scrivi un nuovo commento Default profile 50px
Grey
Iscriviti per leggere l'intero libro o leggi le prime pagine gratuitamente!
All characters reduced
La Giovinezza di Maria Antonietta - cover

La Giovinezza di Maria Antonietta

Clara Tschudi

Casa editrice: barbara di fiore editore

  • 0
  • 0
  • 0

Sinossi

Nel cuore tumultuoso della Rivoluzione Francese, tra intrighi di corte e le passioni del popolo, si svolge la tragica storia di Maria Antonietta, l'ultima regina di Francia. Clara Tschudi ci offre un ritratto intimo e dettagliato della giovane arciduchessa austriaca che diventa regina, esplorando le sue gioie, i suoi dolori e i suoi drammi personali.
Maria Antonietta, una delle figure più affascinanti e controverse della storia, è al centro di questa narrazione avvincente. Dalla sua infanzia a Vienna fino agli ultimi giorni a Versailles, Tschudi ci guida attraverso i momenti più significativi della sua vita: il suo matrimonio con Luigi XVI, le lussuose feste di corte, le pressioni politiche e sociali, e infine la caduta della monarchia. Con una scrittura evocativa e una ricerca storica meticolosa, l'autrice dipinge un quadro vividamente umano della regina, troppo spesso ridotta a stereotipi ingiusti.
Disponibile da: 19/01/2025.

Altri libri che potrebbero interessarti

  • Guarito Da Solo - La mia Fuga e Guarigione da Dolore cronico Long Covid Fibromialgia e Autoimmunità - cover

    Guarito Da Solo - La mia Fuga e...

    Federico Rottigni

    • 0
    • 0
    • 0
    Nessuno viene a salvarti. Prima lo capisci, prima puoi cominciare a guarire. 
    È lì che la libertà comincia. Stanco di stare male. Stanco di non avere risposte. 
    Fibromialgia, Long Covid, dolore cronico, esaurimento inspiegabile. 
    E nessuno che ti sappia dire perché. 
    Avevo 33 anni quando il mio corpo ha iniziato a crollare: dolori migranti, affaticamento estremo, cervello annebbiato. 
    Virus come l’Epstein-Barr, un Long Covid mai risolto, possibili infezioni croniche. 
    I medici brancolavano nel buio, le diagnosi si moltiplicavano: fibromialgia, sindrome da fatica cronica, Lyme. Ma nessuna cura, nessun sollievo. 
    Allora ho fatto una scelta: diventare io l’esperto che non trovavo. 
    Questo libro non è una collezione di rimedi miracolosi. 
    È il racconto crudo e lucido di una risalita: una mappa concreta costruita con errori, esperimenti, scelte difficili e un solo obiettivo — guarire davvero. 
    Parlo di: 
    - Flebo endovenose e protocolli personalizzati 
    - Bonifica intestinale e connessione intestino-cervello 
    - Digiuno secco, reset mitocondriale, detossificazione 
    - Biorisonanza, genetica, frequenze, grounding 
    Ma soprattutto: disciplina, intuizione e ribellione 
    Perché quando nessuno può salvarti, la libertà inizia. 
    E guarire da solo non è follia: è la rivoluzione di chi rifiuta di restare paziente. 
    Se sei esausto, invisibile, malato e nessuno ti crede, questo libro è per te. Non ti prometto nulla. 
    Ma se stai cercando una via di uscita vera, qui c’è una storia che potrebbe accenderti la miccia.
    Mostra libro
  • Volevo essere stupefacente - cover

    Volevo essere stupefacente

    Gordon Lish

    • 0
    • 0
    • 0
    Grande revisore, teorico della composizione, apologeta della seduzione letteraria, la sineddoche di quattro lettere «Lish» è diventata ormai il simbolo di un approccio perfezionistico al testo votato a una calibratura minuziosa della frase. Riesce perciò difficile non restare abbagliati, se non accecati, dalla cura che emerge dai suoi racconti, cullati dal ritmo variabile della sintassi, stimolati dalla ricorsività dei temi, solleticati dai continui giochi linguistici e dall'uso sapiente di ogni figura retorica. Subito si è portati a considerare la prosa di Lish come l'espressione più alta di una sublime arte dell'ellissi, resa possibile solo grazie a un'intimità febbrile, pluriennale e per niente pacificata con il linguaggio. Ma cosa si cela dietro quest'attenzione per lo strumento letterario, questo perentorio sgomitare della forma in ogni singolo episodio narrativo? Al di là di Lish, è possibile che nessuno come Gordon abbia preso sul serio l'ironia tipica delle parole, la loro irriducibilità a farsi totalmente trasparenti e lasciare che la realtà possa emergere senza farsi trasfigurare. A ben vedere, i racconti di Volevo essere stupefacente restituiscono una quotidianità lontana anni luce dai salotti letterari, fatta di senzatetto rimbecilliti, prostitute alcoliste, interminabili ciance sui vizi dei figli, parchi pubblici, problemi cutanei o intestinali. Momenti di mal-essere, per così dire, di vita vissuta, in cui irrompe sempre qualcosa di impronosticabile, come se l'analogia fosse la cifra del pensiero e della scrittura: riflessioni, fissazioni, interiezioni e ricordi, spiacevoli, disdicevoli o dolcissimi che siano. Evidentemente la persona «che scrive», dietro alla figura autoriale ricamata dalla critica, l'origine di questo tappeto armonico fatto di humor yiddish, sembra dirci che la verità letteraria è qualcosa di solo intuibile in una visione d'insieme, contando gli spazi bianchi fra le righe e fra un racconto e l'altro. Il vero Gordon Lish, il «non-detto», è appunto scorgibile solo dietro a un caleidoscopio fatto di omissioni. Realtà e parola, come vita e finzione, non saranno mai totalmente sovrapponibili. E forse è per questo che sono tanto ingombranti e fruttuose l'una per l'altra.
    Mostra libro
  • Maria Gaetana Agnesi - L'Avversiera - cover

    Maria Gaetana Agnesi - L'Avversiera

    Massimo Salomoni

    • 0
    • 0
    • 0
    Maria Gaetana Agnesi, filosofa e matematica, e Giuseppe Parini, abate riluttante e poeta in declino. Questa bizzarra coppia si ritrova insieme quando, alla fine del Settecento lombardo, Agnesi invita l'abate nella sua casa di campagna a Montevecchia per scrivere insieme un'ultima opera, che combini la capacità analitica della matematica con la potenza narrativa della letteratura. L'obiettivo ultimo è guidare i lettori verso la verità, aiutandoli a comprendere in modo chiaro ed efficace i misteri dell'universo. La narrazione si dipana tra la difficoltosa stesura dell'opera e i racconti della vita milanese del XVIII secolo: i salotti nobiliari e le strade della povera gente si intrecciano con le persone che hanno incontrato nel corso della loro esistenza, da Mozart a Cagliostro, da Maria Teresa d'Austria a Ugo Foscolo. L'Avversiera testimonia con sguardo intimo e delicato la vita di una donna fuori dal comune, che ha dedicato la vita alla carità e alla matematica, ma che continua a essere ricordata per una curva chiamata strega o, appunto, avversiera.
    Mostra libro
  • Terre piatte - Dove non serve nascondersi - cover

    Terre piatte - Dove non serve...

    Noreen Masud

    • 0
    • 0
    • 0
    Muoversi nelle terre pianeggianti, nei luoghi piatti, con orizzonti lontani dove lo sguardo può vagare; camminare dove ogni cosa sembra esposta alla vista per accorgersi che invece, celato lì sotto, si conserva il fluire della Storia e delle storie personali. Noreen Masud, che a sedici anni ha lasciato il Pakistan per l'Inghilterra perché ripudiata dal padre, è mossa dalla necessità di capire e di ritrovarsi, e lo fa attraversando paesaggi che non sono l'idilliaca campagna inglese, ma spazi spogli e silenziosi in cui possono riemergere i frammenti di un'esistenza.
    Le terre piatte che prendono forma in queste pagine vanno dalle Orford Ness alle paludi del Cambridgeshire, da Morecambe Bay alle isole Orcadi in un dialogo serrato e costante con l'immenso «posto piatto» che Masud si porta dentro da quando, a Lahore, i campi intravisti dalla macchina erano l'unica via di fuga da una vita che non sentiva sua e che ha lasciato in lei tracce indelebili.
    Attraverso il filtro della natura, Terre piatte riflette su colonialismo e postcolonialismo, passato e identità, famiglia e memoria per scoprire come si è raccontati dagli altri e come gli altri si raccontano per sentirsi migliori.
    
    
    Nel 2024 Terre piatte è stato finalista al Women Prize non fiction, al Premio Ondaatje, al Sunday Times Young Writer Award e al Jhalak Prize.
    Mostra libro
  • Ti Presento Francesca - cover

    Ti Presento Francesca

    Loretta Candelaresi

    • 0
    • 0
    • 0
    Il suo motto personale: “Nella vita bisogna sempre credere in se stessi, non mollare davanti alle difficoltà, non cambiare né per amici né per conoscenti, altrimenti che amici sono!!!! Vivi la vita con serenità e pensa Ke ogni giorno sarà meglio di quello passato. Vivi il giorno successivo pensando a ciò ke + ti piace!!! ..… E ricorda tu 6 tu e nessun altro”.  
    L`amicizia come elemento universale trasversale che attraversa i confini, le generazioni, le difficoltà, il dolore.  
    L`amicizia come unico rimedio e linguaggio senza confini, accettato da tutti, perché insieme all`amore rappresenta l`unico balsamo che risana la persona umana.  
    La vita di una giovane donna, coraggiosa, mette in risalto questo immenso valore.  
    Una storia che ci fa palpitare il cuore, che ci fa riflettere e interrogare; che ci invita ad esplorare la profondità dell`animo e che ci meraviglia continuamente. Attraverso una serie di avvenimenti si snoda il racconto della nostra protagonista che comunque ci lascia la sua eredità di eroina romantica.  
    Lei inarrestabile, diretta come un gancio destro, dissacrante, vivace, vera, libera, sincera sempre e  
    ad ogni costo, coerente, forte e dignitosa.
    Mostra libro
  • Vita agra di un anarchico - Luciano Bianciardi a Milano - cover

    Vita agra di un anarchico -...

    Pino Corrias

    • 0
    • 0
    • 0
    Il libro di Corrias è fatto di voci: la voce di Bianciardi prima di tutto, dei libri, degli articoli e delle lettere in cui con spietato sarcasmo e grande umorismo proclama il proprio orrore per la società in costruzione, il suo produttivismo e l'euforica adesione ad esso anche dei compagni di lavoro. E le voci di questa stessa società, certamente feroce e grottesca in molti suoi aspetti, ma fatta anche delle persone che a Bianciardi hanno voluto bene, come la compagna di vita Maria Jatosti e gli amici e colleghi Terrosi, Montella, Dondero, Cavallini, Ripa di Meana e Arpino, ognuno dei quali racconta com'era Bianciardi e come si viveva in quegli anni in Maremma, a Pisa, a Milano o a Bocca di Magra. Attorno a Bianciardi stanno accadendo molte cose e non tutte brutte quanto appaiono ai suoi occhi. Lo mostrano bene le molte altre voci che Corrias raccoglie, quelle dei pittori Tadini e Cingoli, dei fotografi Dondero e Mulas e poi di Riva, Dossena e Del Bo Boffino di Feltrinelli, di Giorgio Bocca, Fortini, Walter Valdi e molti altri. Attraverso queste voci, Corrias compone, sullo sfondo della storia di Bianciardi, una sorta di storia orale della vita culturale a Milano tra gli anni '50 e gli anni '70, senza dimenticarne, a dispetto forse di Luciano, i grandi e giustificati entusiasmi: la nascita della Feltrinelli come casa editrice di ricerca, di nuovi giornali come il Giorno di Enrico Mattei, il fermento della nuova pittura intorno a Brera, e la fortuna del cabaret di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. E non mancano le voci della politica culturale "ufficiale". Paradigmatici il proclama di Togliatti e la benedizione di Bernardo Mattarella. © 2022 tracce.studio
    Mostra libro