I love Mammy in Montecarlo
Anonymous
Publisher: Genesis Publishing
Summary
Non è facile sopravvivere a una vita glitter. Perché, come giustamente ricorda il proverbio, se l’abito non fa il monaco e una rondine non fa primavera, una rondine monegasca sul giusto abito già può candidarsi a icona chic dell’universo modaiolo. Un universo in cui si muove disinvolta e sagace la protagonista del romanzo, Sylvie Labella, brillante mamma italiana dall’ironia tagliente e dalla simpatia travolgente. Tranne il fatto che, tacco dodici a parte (l’unico a essere perfettamente sincronizzato con “la Città dei Glitter”), Sylvie si sente un pesce fuor d’acqua. Uno di quelli che ha difficoltà ad andare d’accordo persino coi pesci meno grossi del Museo Oceanografico, principale attrazione turistica della città. E così, tra avventure alla Sex and the City e ispirazioni in stile “Shopa-holic”, dove non mancano di certo le gag divertenti e persino gli scontri con agguerrite nemiche, Sylvie e il suo amato bimbo Luchino ci portano per mano in una Montecarlo da sogno, la cui vita è apparentemente fatta di feste fiabesche, boutique principesche e... tanto fumo negli occhi, con poco arrosto di sincerità per chi volesse spiccare il volo verso altre mete. Uno sguardo sagace, ironico e divertente sulle diversità sociali e gli scontri culturali della modernità, anche se si tratta di relazionarsi con i vicini di casa di sempre, quando a dividere è una fitta catena alpina a volte invalicabile, come quella dei pregiudizi. Con uno sguardo divertito e arguto, Sylvie ci ricorda che le sfide della donna di oggi non finiscono mai. Come quella di conciliare maternità e modernità, senso di inadeguatezza dell’essere mamma e voli pindarici che ci riportano a ritornare le ragazze di una volta, che ballano Zumba, seguono i corsi di pole dance e sognano di incontrare prima o poi il Vasco Rossi dei loro sogni. Pur vivendo a Montecarlo.