Junte-se a nós em uma viagem ao mundo dos livros!
Adicionar este livro à prateleira
Grey
Deixe um novo comentário Default profile 50px
Grey
Assine para ler o livro completo ou leia as primeiras páginas de graça!
All characters reduced
Giovanni Battista Tuveri: Federalismo e Questione sarda - I fondamenti filosofici e politici del Sardismo: Volume II - cover
LER

Giovanni Battista Tuveri: Federalismo e Questione sarda - I fondamenti filosofici e politici del Sardismo: Volume II

Alberto Contu

Editora: Condaghes

  • 0
  • 0
  • 0

Sinopse

Giovanni Battista Tuveri ha rappresentato per la cultura politica sardista il precursore del federalismo e dell’idea risalente che i problemi storici della Sardegna avessero bisogno di essere sintetizzati nella formula moderna e politica della “Questione Sarda”. Conosciuto soprattutto per il tramite di Gioele Solari, Tuveri ha avuto la funzione di veicolare l’idea di matrice cattaneana della centralità delle autonomie locali nella costruzione dello Stato federale, e l’idea di matrice mazziniana secondo cui, senza una profonda riforma pedagogica, qualsiasi ordinamento democratico è destinato al fallimento. Una puntuale ricognizione della letteratura sardista dimostra che i sardisti hanno lasciato in ombra le questioni teologico-filosofiche e hanno invece privilegiato gli aspetti più moderni del pensiero tuveriano. Studiato in particolare sul piano filosofico da Egidio Pilia, e sul piano storico da Camillo Bellieni, Tuveri ha esercitato una funzione nobilitante persino nei lavori della Consulta Regionale, e la scoperta della sua fama presso la intellettualità democratica del Risorgimento ha di certo contribuito a valorizzare il pensiero federalista, temporaneamente sconfitto in sede di Assemblea Costituente, ma che continua ancora oggi a formare il nucleo fondamentale dell’ideologia sardista.Il volume, curato da Alberto Contu, oltre ai testi più noti, propone una interessante antologia della fortuna di Tuveri nella cultura italiana dell’Ottocento e del primo Novecento.
Disponível desde: 05/04/2025.
Comprimento de impressão: 580 páginas.

Outros livros que poderiam interessá-lo

  • Contro i confini - cover

    Contro i confini

    Gracie Mae Bradley, de Norohna Luke

    • 0
    • 0
    • 0
    I confini danneggiano tutti. Separano i lavoratori e le famiglie, alimentano la divisione razziale e rafforzano le disparità, incoraggiano lo sviluppo di tecnologie di sorveglianza e di controllo che hanno un impatto sia sui migranti sia sui cittadini.
    Bradley e de Noronha ci ricordano che i confini non sono solo quelli fisici che separano le nazioni, ma sono ovunque e li incontriamo ogni giorno: ci seguono e si mettono tra noi e gli altri per danneggiare sicurezza, libertà e prosperità collettive.
    
    Questo libro è un appassionato manifesto per la loro abolizione, e una riflessione sul valore dell'abolizionismo come pratica speculativa e culturale, oltre che uno sguardo utopico su un futuro di libertà e uguaglianza.
    Ver livro
  • Valerij Gergev e le polemiche sul concerto alla Reggia di Caserta - cover

    Valerij Gergev e le polemiche...

    Valerio Di Stefano

    • 0
    • 0
    • 0
    Il prossimo 27 luglio 2025, alla Reggia di Caserta, è in programma un concerto di musica classica diretto dal russo Valery Gergev, putiniano storico, sanzionato da alcuni paesi dell’Unione Europea e, secondo quanto afferma in una lettera aperta Yulia Navalnaya, la vedova del dissidente politico russo Aleksei Navalny, morto il 16 febbraio 2024 in un carcere in Siberia, “promotore della politica criminale di Putin, suo complice e fiancheggiatore”.
    Ver livro
  • Riconoscere lo Stato Palestinese non è controproducente - cover

    Riconoscere lo Stato Palestinese...

    Valerio Di Stefano

    • 0
    • 0
    • 0
    Le dichiarazioni pubbliche del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni sulla prematurità del riconoscimento dello Stato Palestinese sono un clamoroso autogol politico, storico, culturale e diplomatico.
    Ver livro
  • Miracoli - Vita e talenti di Edward Bernays leggendario maestro della propaganda - cover

    Miracoli - Vita e talenti di...

    Serena D'Angelo

    • 0
    • 0
    • 0
    Nonostante la rivista Life lo abbia inserito tra i 100 statunitensi più influenti del Novecento, Edward L. Bernays (1891-1995) non è noto al grande pubblico come ci si aspetterebbe. Annoverato tra gli inventori delle pubbliche relazioni, è stato il primo a usare le teorie di Sigmund Freud (suo zio) per manipolare le masse a beneficio delle imprese e dei governi, attraverso strategie attuali ancora oggi: l'utilizzo di voci "esperte" e autorevoli nel campo scientifico, un uso diffuso e consapevole dei media, la strumentalizzazione delle sensibilità emergenti e delle rivendicazioni civili. Dal bacon alle saponette, dal tabacco al colpo di Stato in Guatemala: raccontare la storia di Bernays equivale a raccontare anche un pezzo di storia del capitalismo, delle sue manifestazioni e delle sue evoluzioni, e inevitabilmente finisce per dirci molto delle nostre democrazie, della strada che hanno percorso e della forma che oggi hanno assunto.
    Ver livro
  • Agro Punjab - Lo sfruttamento dei sikh nelle campagne di Latina - cover

    Agro Punjab - Lo sfruttamento...

    Francesca Cicculli, Stefania Prandi

    • 0
    • 0
    • 0
    Tra i principali produttori di kiwi nel mondo c'è l'Italia. La regione più fertile è il Lazio, in particolare la provincia di Latina. Ma i dolci kiwi dell'Agro Pontino nascondono l'amaro delle ingiustizie e dello sfruttamento. A raccoglierli, infatti, sono migliaia di braccianti extracomunitari, provenienti principalmente dallo Stato del Punjab, in India, di religione sikh. Vittime di violenze e intimidazioni e privati delle tutele sindacali, la maggior parte di loro ha contratti irregolari e lavora senza turni di riposo, a volte anche quattordici-sedici ore al giorno, per paghe misere. E costantemente a rischio infortuni: come ha mostrato, nella maniera più crudele e feroce, il caso di Satnam Singh, bracciante sikh morto nel giugno del 2024. Questo libro è il risultato di un'inchiesta realizzata nel corso di un intero anno tra il Punjab e quell'"Agro Punjab" che è oggi la provincia di Latina. Francesca Cicculli e Stefania Prandi raccontano le storie spesso taciute dalle stesse vittime, terrorizzate dalle ritorsioni, e occultate dall'alto per coprire gli interessi dei più forti. Soprattutto, ricostruiscono la lunga catena di cause e responsabilità che sta dietro allo sfruttamento: una catena che coinvolge intermediari indiani e finte agenzie di viaggio, ma anche imprenditori italiani, cooperative agricole, multinazionali ed enti di certificazione. Come nota nella sua postfazione Marco Omizzolo, sociologo e attivista da anni al fianco dei braccianti sikh, Agro Punjab parla "di noi stessi, del modo in cui abbiamo organizzato le nostre istituzioni, del nostro modello di impresa e della cultura che ispira la nostra capacità di dare ordine al mondo".
    Ver livro
  • Pomodori rosso sangue - cover

    Pomodori rosso sangue

    Diletta Bellotti

    • 0
    • 0
    • 0
    C'è una persona avvolta nella bandiera italiana, in piazza, in una grande città. Ha in mano un pomodoro. I campi e le baraccopoli sono lontani, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della terra non si vede, e nemmeno la violenza dei caporali. Il cibo è quella cosa pulita che la grande distribuzione organizzata ci mette davanti. Cosa c'è di più genuino e made in Italy di un pomodoro? Ma quel frutto così familiare, raccolto da persone che molto spesso non hanno la cittadinanza italiana né un permesso di soggiorno né un contratto di lavoro regolare, non è sano come sembra: gronda sangue, che dalla bocca cola sul corpo e sulle mani di chi lo sta mangiando. A portare in piazza la protesta contro l'"invisibilizzazione" di coloro che coltivano quei pomodori in condizioni disumanizzanti è Diletta Bellotti, che ha creato, insieme ad altre persone che ne hanno condiviso l'urgenza, una campagna collettiva di informazione e sensibilizzazione chiamata "Pomodori rosso sangue". L'impegno di Bellotti per un cibo e un mondo un po' meno ingiusti è proseguito senza sosta, sul territorio, in rete e sui giornali, dal 2019 a oggi.
    Questa testimonianza intensa e senza filtri, che è anche un diario di viaggio nell'azione politica, apre "le pieghe della globalizzazione" nascoste alla periferia del consumo e mostra il rovescio (il rimosso) della produttività capitalistica: i corpi usa e getta dei lavoratori migranti che abitano le baracche cercando di sopravvivere e di rivendicare faticosamente i propri diritti.
    Ver livro