El Sueño De Una Noche De Verano
Anonymous
Publisher: Translated Stories
Summary
El sueño de una noche de verano
Publisher: Translated Stories
El sueño de una noche de verano
Teresa: primo capitolo di una triologia che affronta le condizioni della donna alla fine dell'ottocento.Show book
Nei 12 volumi delle "Favole" (1669 - 1693) Jean de La Fontaine rinnovò la tradizione esopica, rappresentando la commedia umana. Quest'opera dimostrò il suo amore per la vita rurale e attraverso animali simbolici ironizzò sulla vita della società dell'epoca. In the 12 volumes/books of "Favole" (1669 - 1693) Jean de La Fontaine renewed Aesop's tradition, representing the human comedy. This demonstrated his love for country life and by symbolic animals he ironized about his current years society's life. (Summary by Paolo Fedi)Show book
Giacomo è un contadino che il narratore incontra durante una passeggiata nelle campagne del Friuli e che gli racconta la sua storia. Giacomo ogni volta che trova un lavoro protesta finisce per lanciarsi in propagande e dibattiti per convincere i suoi compagni di lavoro a pretendere condizioni ottimali di lavoro, portando sempre grossi problemi ai suoi datori. Non trovando più ingaggi, diventa nomade, alla ricerca vana di un lavoro ben organizzato. Dunque, praticamente inesistente. Fino a che un giorno viene richiamato al suo paese natio, per un lavoro particolare…Show book
LA VERITÀ di LUIGI PIRANDELLO è una storia di femminicidio che appartiene ad un'epoca che sembra lontanissima, ma purtroppo non lo è. Un'epoca in cui la legge ammetteva ancora il delitto d'onore. Tararà, accusato di aver ucciso sua moglie per adulterio, è un povero garzone analfabeta che più volte durante il processo suscita l'ironia della corte per la sua ignoranza e la sua semplicità. Sottoposto a giudizio, alla fine confessa di aver ucciso la moglie perché venne a sapere da un uomo che lei andava a letto con il cavalier Fiorìca. Tararà spiega che non ha compiuto il delitto per il tradimento in sé, che addirittura giustifica, bensì a causa dello scandalo voluto dalla moglie del cavaliere che ha reso pubblico ciò che sarebbe dovuto rimanere confinato nelle mura domestiche...Show book
Vincenzo Albagi è una persona inetta, che vive la vita passivamente, sempre dedito all'immaginazione e rancoroso nei confronti di una realtà in cui non riesce a vivere. Il malocchio nasce dal rancore accumulatosi dentro di lui. Vincenzo è incapace di adattarsi e rispondere alla realtà, come invece fanno gli altri, quelli che sono in confidenza con essa e lottano per occupare un posto di rilievo. Svevo inserisce nella narrazione temi darwiniani, come quello della lotta per la vita e dell'adattamento in natura, intrecciati con la riflessione di Schopenhauer su come gli esseri umani tendano a vedere gli altri come semplici rappresentazioni di loro stessi e sé stessi come intera volontà e rappresentazione. Oltre che dal rancore, il malocchio nasce anche dall'invidia e dalla gelosia che Vincenzo prova nei confronti degli altri, dei loro successi e delle loro realizzazioni (le cose alte e le cose eccelse nel racconto, cioè i sogni realizzati e i traguardi raggiunti). Dato che lui non riesce a trovare appagamento, lo cerca indirettamente e inconsapevolmente, provocando e assistendo al dolore altrui. Questo racconto può essere inserito in un gruppo di testi narrativi di matrice fantastica dei primi del Novecento che sono stati influenzati dalle prime acquisizioni della psicoanalisi.Show book
Inizialmente progettato da Manzoni come parte del quinto capitolo del quarto tomo dell’opera “Fermo e Lucia” (prima redazione de “I promessi sposi”), venne in realtà pubblicato nel 1840 come saggio autonomo. La vicenda si svolge nel 1630 a Milano durante durante il periodo della peste. Narra della condanna di due uomini additati come untori e accusati da una donna, Caterina Rosa, della diffusione della peste tramite sconosciute sostanze. L’intento dell’autore è di mettere a tema il rapporto tra la responsabilità del singolo individuo con le convinzioni popolari.Show book