Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
Beyond the farthest star - cover

We are sorry! The publisher (or author) gave us the instruction to take down this book from our catalog. But please don't worry, you still have more than 500,000 other books you can enjoy!

Beyond the farthest star

Anonymous

Publisher: Greenbooks Editore

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Beyond the Farthest Star is a science fiction novel by American writer Edgar Rice Burroughs. The novel consists of two novellas, "Adventure on Poloda" and "Tangor Returns", written quickly in late 1940. The first was published in The Blue Book Magazine in 1942, but the second did not see publication until 1964 when it was featured in Tales of Three Planets along with "The Resurrection of Jimber-Jaw" and The Wizard of Venus.

Burroughs likely intended Beyond the Farthest Star to be the opening of a new series comparable to the Barsoom or Pellucidar sequences, but declining health and Burroughs's World War II service as a war correspondent prevented this from happening. However, the story saw new life in 1972, when it was adapted by comics writer Marv Wolfman and artist Dan Green as one of the back-ups in DC Comics' version of the Tarzan comic book; the story itself lasted until January 1973 (issues #212–218, then Tarzan Family #61). This is the only known comics version to date.
Available since: 05/24/2021.

Other books that might interest you

  • Tre racconti - cover

    Tre racconti

    Anton Pavlovič Čechov

    • 0
    • 0
    • 0
    “Credo che, se non avessi fatto lo scrittore, avrei potuto diventare giardiniere”, confidò Anton Pavlovič Čechov a un amico. (...) Un Čechov giardiniere si sarebbe trovato agli antipodi della vita brillante dello scrittore famoso e acclamato. Il giardiniere vive ai margini della mondanità, limitandosi a curare lo scenario dove altri reciteranno la loro parte. Umile nel senso letterale del termine, si applica giorno dopo giorno a un silenzioso corpo a corpo con la terra, in paziente contatto con la natura, in questa intimità trovando, talvolta, la sua beatitudine. (...) Il religioso e il giardiniere sono le due facce di ora et labora: una postura contemplativa, un modo di essere che predispone ad avvertire, senza schermo di distrazioni, in nudità interiore assoluta,  insieme alla desolazione, la sconvolgente bellezza del mondo.
    Show book
  • Il rosso e il nero - cover

    Il rosso e il nero

    Stendhal

    • 0
    • 1
    • 0
    Pubblicato nel 1830 e ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto qualche anno prima, “Il rosso e il nero”, capolavoro di Stendhal, pseudonimo di Henri Beyle, narra la vertiginosa scalata sociale di Julien Sorel. Il giovane protagonista del romanzo, spinto da una inarrestabile ambizione, e favorito da due travolgenti storie amorose, la prima con la moglie del sindaco di una piccola cittadina e la seconda con la figlia di un marchese, riesce ad innalzarsi nella scala sociale fino ad ottenere un titolo nobiliare e una rendita. Numerose sono state le interpretazioni date al titolo del romanzo. Il rosso è il colore della passione, delle divise militari tanto amate da Sorel, del sangue versato sulle ghigliottine della rivoluzione francese; il nero è il colore del dolore, della morte e della restaurazione succeduta alla rivoluzione.
    Show book
  • Il treno ha fischiato - cover

    Il treno ha fischiato

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    Per Pirandello l'immaginazione è una delle due vie di fuga dalle "trappole" della vita (famiglia e lavoro). Il signor Belluca è un contabile mansueto e preciso, ma giorno inizia a comportarsi in modo insolito, al punto tale che i colleghi e il capoufficio, credendolo pazzo, insistono perché sia ricoverato in un ospedale psichiatrico. Neppure i dottori che lo hanno in cura riescono a comprendere il significato della frase che egli continua ostinatamente a ripetere: "il treno ha fischiato". 
    In questo modo Belluca riesce a sostenere la famiglia senza dover soffocare i problemi derivanti dalla complessa situazione di vita, prendendosi pause in mondi immaginari. 
    Sarà il vicino di casa a spiegare il senso di questa strana follia: il fischio del treno è un modo per uscire dalla quotidianità attraverso l'immaginazione che consente di fare viaggi in luoghi lontani e sperduti.
    Show book
  • Incontro di vecchi amici - cover

    Incontro di vecchi amici

    Italo Svevo

    • 0
    • 0
    • 0
    Roberto Erlis era nato di buona ma non ricca famiglia. Aveva raggiunto e oltrepassato il trentesimo anno di età in posizione piuttosto umile. Poi – come soleva dire lui – s'era arrabbiato, aveva abbandonato ubbie e sogni e s'era gettato nella vita degli affari con la risolutezza di chi non vuol perdere tempo. Fece degli affari buoni da prima dovuti ad una bella fortuna e più tardi ad un'astuzia voluta e pratica. In complesso egli divenne milionario a forza d'affari di cui ognuno gli dava l'impressione di non essere stato abbastanza accorto. Si capisce che con un maestro talmente incontentabile egli doveva arrivare lungi. Si sposò, possedette dei cavalli, una casa sontuosamente arredata e gli parve di aver sciolto il problema della sua vita. Si sa che la ricchezza non scioglie un problema simile ma la conquista della ricchezza e la soddisfazione del successo sanno riempire la vita più vuota. 
    Show book
  • Diavoleide - cover

    Diavoleide

    Michail Afanas’Evič Bulgakov

    • 0
    • 1
    • 0
    Diavoleide (...) è un racconto scritto in modo furioso, pullula di verbi di moto, di ripetizioni martellanti, di dialoghi rapidi (...) So bene che è facile parlare con il senno di poi – di lì a tre anni, nel 1928, Bulgakov avrebbe iniziato a elaborare uno dei più grandi romanzi del '900 e di sempre: tuttavia, non riesco a non pensare che Mutandoner sia una versione primitiva di Voland, che le sue gesta racchiudano una prima idea delle peripezie di Azazel, Behemot e gli altri, che la sala con il colonnato in cui Korotkov (un Berlioz ante litteram?) incontra Jan Sobesskij sia un’anteprima della magnifica sala dove si svolge il Gran Ballo di Satana e che la trafila di segretarie che popolano Diavoleide siano il laboratorio dove Bulgakov perfezionò i personaggi femminili del romanzo che non sono Margherita. Forse è proprio con Diavoleide che il “seme del diavolo” si impossessa definitivamente di Bulgakov: è da qui, da questo piccolo libro, allora, che bisogna partire per entrare nel mondo allucinato e grottesco di uno dei massimi scrittori del XX secolo.
    Show book
  • Le notti fiorentine - cover

    Le notti fiorentine

    Marina Cvetàeva

    • 0
    • 0
    • 0
    “Mosca, febbraio 1921. Un infreddolito e annoiato Brjusov presentava una serata di poetesse; tra loro era anche Marina Cvetaeva: “Donna. Amore. Passione. Da che tempo è tempo la donna ha saputo cantare soltanto l’amore e la passione. L’unica passione della donna è l’amore. Ogni amore della donna è passione. Fuori dell’amore la donna, in arte, è nulla. Provate a togliere alla donna la passione…” Non proviamoci, con Marina Cvetaeva. Le dilatazioni e contrazioni dell’elemento erotico-poetico (diastole di tenero abbandono e slancio, sistole di rinuncia e anatema) segnano il ritmo segreto dei suoi versi; privata dell’amore, la sua opera — lirica, narrativa, saggistica, epistolare — perde motivi e conflitti cruciali, i cardini stessi di una visione-versione del mondo fra le più tragiche del Novecento. ”
    (dall'Introduzione di Serena Vitale)
    Show book