Begleiten Sie uns auf eine literarische Weltreise!
Buch zum Bücherregal hinzufügen
Grey
Einen neuen Kommentar schreiben Default profile 50px
Grey
Jetzt das ganze Buch im Abo oder die ersten Seiten gratis lesen!
All characters reduced
Come Pulire Gli Occhi Dell'anima - E Non Lasciarsi Ingannare Dalla Propria Mente - cover

Come Pulire Gli Occhi Dell'anima - E Non Lasciarsi Ingannare Dalla Propria Mente

Danilo H. Gomes

Verlag: Babelcube

  • 0
  • 0
  • 0

Beschreibung

Sapevate che la vostra visione della realtà può essere distorta da schemi di pensiero negativi? 


Gli occhi sono la porta dell'anima. Con il passare degli anni, la nostra percezione della vita si offusca. Le cose smettono di essere ciò che sono realmente, nelle nostre visioni, e diventano ciò che la mente vuole che vediamo. La mente, a sua volta, è direttamente influenzata da traumi e/o convinzioni limitanti. Esiste un modo per liberare queste interferenze della mente sulla percezione. 


Il libro COME PULIRE GLI OCCHI DELL'ANIMA rivela al lettore come le distorsioni oscurino la bellezza della vita. Attraverso questo viaggio di autoconoscenza troverete i modi giusti per affrontare queste trappole mentali. L'opera presenta articoli su ogni distorsione, esempi e possibili soluzioni. 


Liberatevi dalla cecità dell'anima e investite nella vostra salute mentale. 


Conoscerete: 


Previsione incerta, generalizzazione, personalizzazione, etichettatura, filtro negativo, tra gli altri problemi.
Verfügbar seit: 14.04.2023.
Drucklänge: 79 Seiten.

Weitere Bücher, die Sie mögen werden

  • Il tipo estetico della donna nel medioevo - cover

    Il tipo estetico della donna nel...

    Rodolfo Renier

    • 0
    • 0
    • 0
    L'anno scorso, togliendo occasione da alcune recenti edizioni della Vita Nuova di Dante, io ritornai sulla questione della Beatrice dantesca. Vi ritornai, contraddicendo in parte alle opinioni espresse in un mio libro del 1879, e sostenendo la idealità assoluta della donna che l'Alighieri esaltò nelle rime e allegorizzò nella Commedia. Ora, in questa trattazione, che per quanto succinta e inadeguata al tema mi riuscì forse più estesa che una recensione non comporti, io volli trar profitto d'un argomento, che per quanto io so non venne ancora recato in mezzo da nessuno, l'argomento che si può desumere dal tipo femminile quale ci viene rappresentato dalla poesia del medioevo. Che infatti le donne cantate dai più antichi poeti medievali fossero donne in carne ed ossa, nessuno può dubitarne, come nessuno può dubitare che donne reali fossero quelle cui rivolsero i loro sentimenti gli artisti della rinascenza, a cominciare dal Petrarca e dal Boccaccio. Dunque a prima giunta parrebbe che la idealizzazione assoluta della donna nei poeti del nuovo stile fiorentino fosse una anomalia, una discontinuazione storica inesplicabile. Invece, a parer mio, è tutt'altro.
    Zum Buch
  • Agro Punjab - Lo sfruttamento dei sikh nelle campagne di Latina - cover

    Agro Punjab - Lo sfruttamento...

    Francesca Cicculli, Stefania Prandi

    • 0
    • 0
    • 0
    Tra i principali produttori di kiwi nel mondo c'è l'Italia. La regione più fertile è il Lazio, in particolare la provincia di Latina. Ma i dolci kiwi dell'Agro Pontino nascondono l'amaro delle ingiustizie e dello sfruttamento. A raccoglierli, infatti, sono migliaia di braccianti extracomunitari, provenienti principalmente dallo Stato del Punjab, in India, di religione sikh. Vittime di violenze e intimidazioni e privati delle tutele sindacali, la maggior parte di loro ha contratti irregolari e lavora senza turni di riposo, a volte anche quattordici-sedici ore al giorno, per paghe misere. E costantemente a rischio infortuni: come ha mostrato, nella maniera più crudele e feroce, il caso di Satnam Singh, bracciante sikh morto nel giugno del 2024. Questo libro è il risultato di un'inchiesta realizzata nel corso di un intero anno tra il Punjab e quell'"Agro Punjab" che è oggi la provincia di Latina. Francesca Cicculli e Stefania Prandi raccontano le storie spesso taciute dalle stesse vittime, terrorizzate dalle ritorsioni, e occultate dall'alto per coprire gli interessi dei più forti. Soprattutto, ricostruiscono la lunga catena di cause e responsabilità che sta dietro allo sfruttamento: una catena che coinvolge intermediari indiani e finte agenzie di viaggio, ma anche imprenditori italiani, cooperative agricole, multinazionali ed enti di certificazione. Come nota nella sua postfazione Marco Omizzolo, sociologo e attivista da anni al fianco dei braccianti sikh, Agro Punjab parla "di noi stessi, del modo in cui abbiamo organizzato le nostre istituzioni, del nostro modello di impresa e della cultura che ispira la nostra capacità di dare ordine al mondo".
    Zum Buch
  • Così parlò la pianta - Un viaggio straordinario tra scoperte scientifiche e incontri personali con le piante - cover

    Così parlò la pianta - Un...

    Monica Gagliano

    • 0
    • 0
    • 0
    "Non tutte le culture", scrive Suzanne Simard nell'introduzione a questo libro, "soffrono del complesso di superiorità antropocentrico, ma quella attualmente più potente e dominante sulla faccia della Terra sì, e ha provocato diverse crisi su scala mondiale. Per evitare il disastro socio-ecologico, servirà una rivoluzione. Bisognerà decostruire l'approccio riduzionista e provinciale che ci contraddistingue, per comprendere la vita e inventare modi completamente nuovi di intendere il mondo".
    È proprio questa la meta del viaggio visionario – e necessario – di Monica Gagliano: muovendosi tra autobiografia e indagine scientifica, Così parlò la pianta ci spinge a considerare le piante non come oggetti, bensì come esseri dotati di soggettività, coscienza e volontà, e dunque capaci di un punto di vista e di una voce distinti. Gagliano racconta i suoi incontri ravvicinati con le piante, ma anche con sciamani delle piante, indigeni che hanno conservato le tradizioni e mistici di tutto il mondo, integrando poi tutte queste esperienze con una rigorosa presentazione delle recenti e importanti scoperte scientifiche sulla comunicazione e la cognizione nel mondo vegetale, ambito di ricerca nel quale lei stessa svolge un ruolo di primo piano. Perché "il mondo vegetale non ha mai smesso di insegnare agli esseri umani, e noi, ascoltando, non abbiamo mai smesso di imparare". Così parlò la pianta è un invito all'ascolto, al dialogo e al confronto, per un cambiamento che è ancora possibile.
    Zum Buch
  • L'economia delle emergenze: dalle pandemie alle guerre - La fine della sovranità popolare - cover

    L'economia delle emergenze:...

    Davide Rossi

    • 0
    • 0
    • 0
    «Siamo di fronte a un cambio di paradigma. La gestione autoritaria di economia e società si impone come condizione necessaria alla sopravvivenza (distopica) del capitalismo stesso, che non è più in grado di riprodursi attraverso il lavoro salariato di massa e l’annessa utopia consumistica. L’agenda che ha partorito il fantasma della pandemia come religione sanitario-vaccinale nasce dalla percezione della sopravvenuta impraticabilità di un capitalismo a base liberal-democratica. Mi riferisco al crollo di redditività di un modello industriale reso obsoleto dall’automazione tecnologica, e per questo sempre più vincolato a debito pubblico, bassi salari, centralizzazione di ricchezza e potere, stato d’emergenza permanente, e alla creatività del settore finanziario, dove il denaro si moltiplica da sé, per partenogenesi». 
    «Lo scenario che ci si prospetta, se solleviamo il velo di Maya, è di carattere marcatamente neo-feudale. Masse di consumatori sempre meno produttive vengono regimentate, semplicemente perché i nuovi globalizzatori non sanno più che farsene. Insieme ai sottoccupati e agli esclusi, il ceto medio impoverito diventa un problema da gestire con il bastone del lockdown (a breve anche in versione climatica), del coprifuoco, della propaganda, e della militarizzazione della società, piuttosto che con la carota del lavoro, del consumo, della democrazia partecipativa, dei diritti sociali (sostituiti nell’immaginario collettivo dai diritti civili delle minoranze), e delle meritate vacanze». 
    Dall'Intervista esclusiva al prof. Fabio Vighi 
    «Molti sono convinti del fatto che, se non ci fossero gli Stati, i grandi poteri economici dilagherebbero. Chi scrive si è convinto del contrario: i grandi poteri multinazionali dilagano proprio grazie agli Stati. I quali, attraverso il potere coercitivo delle leggi, favoriscono l’affermarsi dei grandi oligopoli. Anzi, come già detto, gli stessi Stati fanno parte di un’unica costellazione di potere politico/finanziario ad altissimo tasso tecnologico intrecciato al sistema militare». 
    A chi e a cosa sono servite la pandemia e, ora, la guerra in Ucraina? 
    Il fermare l’economia ha veramente danneggiato tutti o c’è qualcuno che ne ha tratto vantaggio? 
    Cosa sarebbe successo al sistema bancario, al mondo della grande speculazione, alle borse valori e alla stessa economia reale se non ci fosse stato l’avvento del Covid-19 e poi del conflitto russo-ucraino? 
    La società delle emergenze, fra cui quella sanitaria, è funzionale al mantenimento del potere da parte del ristrettissimo gotha finanziario globale. Ecco perché sono sempre più i banchieri che assumono direttamente il comando dei governi e degli Stati, con tutto ciò che ne consegue nella visione del mondo e, soprattutto, nella tutela di certi interessi. 
    In questo libro l’autore descrive, con la sua puntuale capacità di ricerca e analisi, quali poteri omnipervasivi e distruttivi costituiscano ciò che noi chiamiamo Stato, mostrando l’inestricabile intreccio politico, sanitario, finanziario e militare di cui è composto. Questo libro ripercorre la storia dell’uomo, della sua creatura politica e delle sue avventure finanziarie. 
    «Dopo due anni di tragica farsa pandemica e di pericolosissima emergenza bellica, occorre una riflessione politica sul ruolo degli Stati nelle nostre vite. Una riflessione politica, che è anche una exit strategy dalla situazione in cui ci troviamo».
    Zum Buch
  • Aperte lettere - Saggi critici e scritti giornalistici - cover

    Aperte lettere - Saggi critici e...

    Rossana Rossanda

    • 0
    • 0
    • 0
    Tra i grandi protagonisti del dibattito civile e politico del '900, Rossanda Rossanda è stata anche una voce originale e influente nel campo della critica culturale e letteraria, sia con generosi interventi "a caldo" dalle colonne del suo manifesto, sia con ampie introduzioni e prefazioni a classici molto amati. Aperte lettere raccoglie per la prima volta i suoi scritti letterari più significativi e memorabili. Con uno stile aguzzo e vivido che "rincorre nell'argomentazione i circuiti del pensiero", come scrive il curatore Francesco de Cristofaro, Rossanda non fa sconti e possiede un vero talento nel rileggere a contropelo libri, figure letterarie, protagonisti della cultura, mostrando come la critica sia anche "disobbedienza" e scomoda testimonianza (è il caso del suo amato Fortini, che "giace insepolto fuori dalle mura"). Che si tratti di discutere l'etichetta "femminile" o "femminista" applicata a Emily Dickinson oppure di evidenziare come l'ironia "virile" di Thomas Mann si rovesci in strazio davanti alla feroce ambiguità della natura; che riveli come Tolstoj abbia amato l'insubordinata Anna Karenina per poi punire con la sua morte una parte di se stesso o come il contrasto tra etica e diritto si incarni in quello tra Antigone e Creonte; che demolisca Le tre ghinee di Woolf mostrando la contraddizione irrisolta che abita il testo, o demistifichi attraverso Sartre l'illusione di libertà dell'intellettuale, o contesti in controtendenza la visione rinunciataria de La Storia di Elsa Morante, Rossanda legge anche al rovescio il canone della letteratura.
    Zum Buch
  • Bellezza dell'effimero - Un'apologia delle bolle di sapone - cover

    Bellezza dell'effimero -...

    Pierre Zaoui

    • 0
    • 0
    • 0
    Che cosa può insegnarci una bolla di sapone? Nulla, apparentemente. E invece, secondo il filosofo Pierre Zaoui, in questa fragile sfera trasparente si riflette il mistero dell'esistenza: il gioco e il desiderio, l'illusione e il tempo, la gioia e la morte. Bellezza dell'effimero è una celebrazione della leggerezza: di ciò che, proprio nella sua fugacità, rende possibile una felicità autentica. 
    
    In un mondo che idolatra la solidità ed esalta il superamento dei limiti biologici, Zaoui ci invita a un atto rivoluzionario: amare ciò che finisce, desiderare senza possedere. Questo libro è un'esplorazione nei regni della filosofia, dell'arte e dell'infanzia per capire come le bolle di sapone abbiano assunto nei secoli significati molteplici e contrastanti, dal memento mori al sogno d'evasione, dalla vanitas barocca alla semplicità di uno svago alla portata di tutti. In queste pagine dense di riflessioni e suggestioni, Zaoui ci invita a ribaltare il punto di vista sul mondo, privilegiando l'esperienza dei bambini alla sapienza degli adulti, e cercando l'incanto là dove questi vedono il monito di una fine incombente: la bolla di sapone, infatti, nella sua levità, ci insegna a vivere senza peso, a godere dell'attimo senza temere la sua fine. 
    
    Non lascia traccia, e proprio per questo ci invita a un rapporto diverso con il tempo e con la fine. Bellezza dell'effimero è un inno a un'esistenza senza zavorre mentali, alla libertà dall'imperativo di perdurare a tutti i costi. Come una bolla di sapone, che vive sempre nell'istante prima di esplodere, così, sembra dirci Zaoui, anche noi possiamo affrontare il nostro quotidiano con nuova pienezza, consapevoli che nell'effimero risiede una saggezza immortale.
    Zum Buch