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  Uso terapeutico della cannabis...

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  Se la cannabis può avere un uso importante nelle cure palliative e in questo audiobook ti spiegheremo perché. 
  Per cominciare, cosa sono le cure palliative? Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie che affrontano una serie di patologie potenzialmente letali, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza attraverso una valutazione precoce e impeccabile, il trattamento del dolore e altri problemi fisici, psicosociali e spirituali. 
  In questo audiobook, esploriamo il tema dell'uso terapeutico della cannabis nelle cure palliative, iniziamo con la storia delle cure palliative e le sue caratteristiche, imparerai a conoscere il sistema endocannabinoide e la sua distribuzione nel corpo, i suoi recettori e tutte le meravigliose omeostatico - funzioni fisiologiche che svolge nel nostro corpo, così come i fitocannabinoidi e i loro effetti. Scoprendo questo, sarai in grado di comprendere il ruolo del sistema endocannabinoide nella gestione del dolore, le vie di somministrazione e il loro dosaggio. Allo stesso modo, vengono dimostrati i benefici fisiopatologici della cannabis nell'HIV / AIDS, cancro, Parkinson, Alzheimer, agendo come analgesico neuropatico, neuroprotettivo, antiproliferativo, antinfiammatorio, immunomodulatore, antiemetico e come stimolante dell'appetito, come terapeutico alternativa per la gestione e il controllo di queste malattie. 
  Se sei interessato a saperne di più sull'incredibile cannabis medicinale e su come può migliorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie terminali, ti invitiamo a goderti questo audiobook che Pharmacology University ti offre.

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  La relatività e lo spazio-tempo

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  La teoria della relatività può essere vista come l'ultima tappa dell'evoluzione del pensiero umano sullo spazio e sul tempo. Einstein rivoluziona questi concetti: lo spazio non ha per tutti le stesse dimensioni, il tempo non scorre allo stesso modo per tutti. Lo spazio-tempo da un lato è il padrone della materia e dei suoi movimenti, dall'altro ne è schiavo, deformandosi secondo il suo volere. Come diceva lo scienziato, «l'impossibilità che il nostro momento presente sia contemporaneamente il momento presente altrove può turbare il nostro senso comune. Ognuno ha il suo adesso, e non è lo stesso momento per tutti. È una conseguenza inevitabile del fatto che qualsiasi comunicazione, qualsiasi manifestazione di esistenza di un evento, impiega del tempo ad arrivare a destinazione».

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  Il mio editore è youtube

  Vitaliano Bilotta

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  Prima di caricare, quasi vent’anni fa, il primo video di Evolvenza su YouTube, non credevamo che ci fosse tanta gente che aveva bisogno di capire perché viveva. 
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  PlayHer - Rappresentazioni...

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  Chi sono le figure femminili che popolano i videogiochi? E cosa ci raccontano su di noi, sul nostro immaginario, sulla società?
  Dalla principessa Zelda alla strega Bayonetta, dalle eroine di Mass Effect alle creature di mondi distopici e fantastici, PlayHer indaga ruoli e rappresentazioni del femminile che si intrecciano con miti antichi, fiabe, storia e cultura pop. Alcune di queste figure combattono, altre curano; alcune sono dee, vampire, soldate o ia. Alcune vivono ai margini, altre al centro di universi narrativi che riflettono – e talvolta sovvertono – simboli e narrazioni di genere.
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  Come nascono le idee

  Edoardo Boncinelli

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  Che cos'è un'idea? Da dove arriva? È un'apparizione estemporanea o il frutto di una lunga preparazione? Da sempre l'umanità si interroga su questo istante, l'attimo che circonda un'intuizione, generando ricerche, dibattiti e nuovi quesiti. Intrecciando filosofia e neuroscienze, psicologia e biologia, Edoardo Boncinelli ripercorre le orme di chi prima di lui ha indagato l'enigma della creatività, consapevole che, anche quando la destinazione è incerta, il cammino sarà comunque foriero di scoperte entusiasmanti. 
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  Uccidere la natura - Come...

  Stefania Divertito

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  La Natura non muore in silenzio: ogni fiume avvelenato, ogni foresta distrutta, ogni costa devastata è un grido che reclama giustizia. Uccidere la Natura di Stefania Divertito racconta questo «ecocidio», le ferite invisibili, presenti in tutto il mondo, e tristemente ignorate, e ci invita a vedere l'ambiente non solo come una risorsa, ma come un essere vivente degno dei suoi diritti. 
  In Colombia, il fiume Atrato, avvelenato dalle attività minerarie illegali, è stato riconosciuto come «soggetto di diritti», un'entità che richiede tutele giuridiche, grazie alla lotta delle comunità indigene che dipendono dalle sue acque per la sopravvivenza. In Nuova Zelanda, il fiume Whanganui, considerato sacro dai maori, ha ottenuto la stessa dignità giuridica, diventando una delle prime realtà naturali al mondo a ricevere protezione legale. Il reato internazionale di ecocidio può quindi essere uno strumento per ristabilire giustizia. 
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