Emma
Manuele Cossari
Maison d'édition: Robin Edizioni
Synopsis
L’unica cosa che so fare è girarmi e rigirarmi nel dolore sperando che questo cambi che abbia un nuovo odore.
Maison d'édition: Robin Edizioni
L’unica cosa che so fare è girarmi e rigirarmi nel dolore sperando che questo cambi che abbia un nuovo odore.
Giacomo Berzia è un attore. Ha quasi sessant'anni e vive un'esistenza stagnante, disillusa: in lui s'è spento il sacro fuoco giovanile del teatro. Poi, all'improvviso, una donna misteriosa inizia a circuirlo con enigmatiche missive, regali, bizzarri indovinelli, un corteggiamento assiduo che intriga Giacomo e lo spinge a cercar di scoprire chi è l'autrice della tela di ragno che lo sta intrappolando. Storia di un amore maturo, sullo sfondo di una città natalizia (innominata, ma niente dubbi: è Torino); una trama «gialla» inesorabile fino all'epifania finale. Concluso da Giovanni Arpino poco prima di morire, pubblicato nel febbraio 1988, La trappola amorosa manca dalle librerie da allora. Non si capisce perché, dato che è il capolavoro di un narratore che fino all'ultimo ricerca il senso della scrittura, capace di tenere ben salde le fila del gioco tra i personaggi, e tra questi e il lettore. Un montaggio narrativo serrato, cinematografico. Modernissimo. Sorridente, malinconico eppure colmo d'una tiepida, confortevole speranza, La trappola amorosa è scritto con rara maestria linguistica. Tra Pirandello e Paolo Conte, Gozzano e Hammett. Oppure no: semplicemente Arpino, prosatore intramontabile anche al passo d'addio. È ora di tornare a leggerlo.Voir livre
Un viaggio poetico del diventare – per tutti coloro che sentono il richiamo a ricordare chi sono davvero. Ciò che inizia come un piccolo punto che cade sulla Terra diventa una rivoluzione silenziosa. In 51 capitoli poeticamente illustrati, questo libro racconta la storia di una trasformazione — non attraverso grandi eventi, ma attraverso la forma, la sensazione e il movimento interiore. Il punto diventa una linea. La linea si piega in un cerchio. Il cerchio si espande, si allunga, si spezza, diventa. Ogni forma racchiude una fase della scoperta di sé: momenti di dubbio, gioia, resistenza, resa e risveglio. Più che una storia, Punto. Tratto. Cerchio. Umano. è uno specchio. Un compagno dell’anima per chi si è sentito perso nel rumore — e desidera tornare a ciò che è vero. È per i pensatori, i sensitivi, i ribelli silenziosi. Per cuori giovani e anime antiche. Per chi cerca non risposte, ma domande più profonde. Un libro da leggere lentamente, sentire profondamente e tornare a sfogliare spesso.Voir livre
Nel cortile di una grande fabbrica di mattoni, nei giorni del crollo dell'ultima ciminiera, s'incontrano le vicende di bestie, operai, ribellatori, padroni e guardie. C'è un compito a cui ognuno sembra convocato: un ufficio delle tenebre. A turno, le bestie prendono parola e fanno il processo agli uomini, alle rivoluzioni, ai terrori e alle loro scottature. Un processo impossibile, una rivoluzione già perduta, eppure sempre in atto. Da qualche parte, intanto, l'Edera ha iniziato ad arrampicarsi sulla Storia: «Ciò che estingue può anche salvare». Dopo La specie storta, in questo nuovo poema del Ciclo della Fornace Giorgiomaria Cornelio sfida la memoria del Novecento e unisce favola e speculazione, fine del mondo e nuove ecologie dell'immaginazione.Voir livre
Miro Casadei è un ispettore archivistico onorario. Non appartiene, dunque, alle forze di polizia. Le sue indagini riguardano carteggi antichi e moderni, commerci clandestini di beni culturali e segreti di famiglia, come quelli che ruotano attorno all'archivio dei fratelli Adelmo e Saturno Rosati, che furono dirigenti nella Romagna fascista. Rimasto inaccessibile per settant'anni, l'archivio svelerà una storia di vendette e sparizioni risalenti al secondo conflitto mondiale. Segreti che potrebbero mettere a repentaglio perfino la vita dell'ispettore. Nel frattempo Dima, il gigantesco e muto amico serbo di Miro, in una casa sul litorale adriatico ha recuperato carte appartenute al padre di Giovanni Pascoli, Ruggero. Tra realtà storica e invenzione narrativa i documenti racconteranno modalità e motivazioni sull'assassinio del padre del poeta. E, mentre le indagini di Miro si dipanano, lo stesso fanno le colline fuori dal finestrino della sua Lada, che si rincorrono l'una dietro all'altra, svanendo e ricomparendo all'orizzonte tra le curve dell'Appennino romagnolo.Voir livre
L'audiolibro contiene i canti da I a XII dell'"Inferno" di Dante Alighieri, nella lettura di Valerio Di Stefano.Voir livre
La realizzazione dell'interpretazione dei versi dell'Inferno di Dante Alighieri è nata grazie alla passione per la Letteratura Italiana da parte di vari attori che hanno fatto da corollario, facendosi corpo, voce, riso, pianto e preghiera di tutti i personaggi della Divina Commedia. Nasce così un vero e proprio viaggio sensoriale tramite le molteplici atmosfere infernali; le voci dei personaggi riverberano dalle grotte dell'Inferno, fino ad arrivare alla visione di Lucifero, tramite effetti speciali e un'accurata post-produzione del sound designer Giuseppe Brittanni. Le terzine, a rima incatenata, lasciateci del Sommo Poeta, hanno così ripreso vita grazie alla voce del professor Gianluca Cellai, insegnante di Lettere presso l'Area trattamentale della seconda Casa di Reclusione di Milano. CREDITS: Voce di Gianluca Cellai, Simone P.B. Gambini, Chiara Brittanni, Andrea Gallorini, Laura Millocca; Sound design di Giuseppe Brittanni; Supervisione di Simone P.B. Gambini, Chiara Brittanni, Laura Millocca; Produzione di Giuseppe BrittanniVoir livre