Versi di un cuore Ribelle
Serena Baldoni
Verlag: Serena Baldoni
Beschreibung
Dove soffia la mia ribellione, il fuoco s’agita forte.
Verlag: Serena Baldoni
Dove soffia la mia ribellione, il fuoco s’agita forte.
Barbablù è una fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo che fece la sua prima apparizione nella raccolta Histoires ou contes du temps passé, nella precedente versione manoscritta intitolata I racconti di Mamma Oca, nel 1697. Benché la versione di Perrault avesse un tono evidentemente pedagogico, che ammoniva i lettori soprattutto a non lasciarsi guidare dalla smodata curiosità, la vicenda del sanguinario uxoricida nell'immaginario collettivo finì per essere presto associata all'idea del serial killer, al punto che quello di Barbablù divenne il soprannome affibbiato ad alcuni reali assassini seriali, come per esempio Henri Landru. Nelle intenzioni dell'epoca aveva anche un senso politico legato alla volontà di Luigi XIV di accentrare il potere, e per questo mostrava il lato oscuro dei signorotti feudali di provincia.Zum Buch
Ciccillo, un ragazzo campano, vien mandato dalla madre in un ospedale di Napoli per vegliare sul padre malato. Il giovane chiede informazioni sul suo "tata", ovvero su suo padre, e i medici lo mandano al capezzale di un moribondo. Di lui, Ciccillo si occupa amorevolmente e piange calde lacrime quando apprende il responso medico sulle sue condizioni di salute. Quando ormai ha perso ogni speranza, il piccolo sente la voce di un uomo che saluta la suora congedandosi. Un urlo gli si strozza in gola: a quella voce, egli ha riconosciuto il suo vero padre. I due si abbracciano, ma Ciccillo non ha cuore di lasciar solo l'altro "tata" negli ultimi attimi della sua esistenza: così lo assiste ancora per una notte e lo vede spirare. Solo allora il ragazzo torna a casa sollevato, ma al contempo triste.Zum Buch
Audiolibro tratto dal manuale "Breve ma intenso manuale per attori di cinema" di Claudio Vita. Questo libro si può considerare come libro base del Red Method.In un'opera di svestizione ho curato la messa a nudo dei concetti chiave per la formazione di un Attore di Cinema. Mi hanno criticato per questo, forse anche a ragione, magari è vero che avrei dovuto diluire per far intendere meglio. Avrei dovuto darvi più tempo, mettervi più pagine dove ripetevo lo stesso concetto e allungavo il brodo. Non mi andava, vuoi per pigrizia vuoi per amore dell'essenza e della carne. Qui trovate la carne e le ossa, il brodo mettetecelo voi.Qui trovate le spezie nella giusta quantità. Ma vi tendo la mano, veniamoci incontro, facciamo così, questo libro in realtà non è di 90 pagine, ma di 270 come si conviene ad un manuale rispettabile, perché per essere assimilato lo dovrete leggere almeno 3 volte. È il libro di testo della Masterclass On line The Red Method.Zum Buch
La vita di Matilde, durante la prima adolescenza fu spensierata e serena. Seguì la famiglia a Napoli verso gli inizi del 1861, dove il padre cominciò a lavorare come giornalista a Il Pungolo. Ella visse così fin da piccola l'ambiente della redazione di un giornale; nonostante questa influenza, e malgrado gli sforzi della madre, all'età di otto anni non aveva ancora imparato né a leggere né a scrivere. Imparò più tardi, in seguito alle vicissitudini economiche e alla grave malattia della donna. Quindicenne, priva di titolo di studio, si presentò in qualità di semplice uditrice alla Scuola normale "Eleonora Pimentel Fonseca", in piazza del Gesù a Napoli. L'anno dopo, all'età di sedici anni, si convertì al cattolicesimo dalla confessione ortodossa (era la religione di sua madre). Nel 1874 conseguì il diploma magistrale. Per aiutare il magro bilancio della famiglia cercò un lavoro stabile, vincendo un concorso come ausiliaria ai Telegrafi di Stato; l'impiego la occupò per tre anni.Zum Buch
I racconti delle Veglie di Neri furono quasi tutti pubblicati separatamente, tra il 1876 e il 1882, sulla rivista "Rassegna settimanale" diretta da Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti. La raccolta Veglie di Neri uscì in volume nella prima edizione presso la Casa Editrice Barbèra di Firenze nel 1882; l'edizione completa e illustrata della raccolta è la quarta, pubblicata presso l'editore Hoepli di Milano nel 1890. Tra gli illustratori, il pittore macchiaiolo fiorentino Ruggero Panerai.Zum Buch
In queste sue poesie, l'autrice parla di sé, abbandonandosi al filo dei ricordi, alle emozioni provate, ai sentimenti vissuti, ai giorni felici e a quelli bui attraversati nel tempo. Ma lo fa sempre con una sincera e profonda gratitudine per il grande dono della vita e con l'assoluta fiducia nella forza dello spirito.Zum Buch