Mansfield Park
Anonym
Verlag: Classic Stories
Beschreibung
Mansfield Park is the third published novel by Jane Austen, first published in 1814
Verlag: Classic Stories
Mansfield Park is the third published novel by Jane Austen, first published in 1814
Nelle società così dette civili, o dette anche storiche, la leggenda – si sa – non può più nascere. Potrebbe nascere e spesso anche nasce, ma umile, e striscia timida, tra il popolino: lumachella che ha gli occhi nelle corna e subito li ritira tra il bollichio della vana bava, appena col dito rigido e sporco d’inchiostro un professore di storia glieli tocchi.Zum Buch
Teresa: primo capitolo di una triologia che affronta le condizioni della donna alla fine dell'ottocento.Zum Buch
"La poesia, credo, forse mi sbaglio, non sono un esperto, la poesia è come la musica, è il pathos, e questo libro, sia nel primo che nel secondo capitolo (un terzo capitolo che evidentemente c’era nella prima stesura si dev’essere perso per strada, chissà dove, non sono un esperto non posso saperlo), è pieno, di musica e di pathos. Vi consiglio, se posso dar dei consigli, e se ne avete voglia, di leggerlo ad alta voce. Credo che cambi. Ci son delle pagine che non si riescono a leggere senza accelerare, ci son delle pagine in cui manca il fiato."Zum Buch
Quattordici fra le più belle e famose favole di animali. Esopo è stato uno scrittore greco, nato intorno al 620 a.C e morto a Delfi nel 564 a.C. È indicato come l'inventore del genere favolistico, le cui caratteristiche sono storie brevi con personaggi animali per rappresentare gli uomini e con lo scopo esplicito di comunicare una morale. Le favole di Esopo sono generalmente molto brevi, in questa nuova versione sono state arricchite da dialoghi e descrizioni mantenendo intatto il messaggio originale, per un più piacevole ascolto soprattutto da parte dei bambiniZum Buch
È un romanzo sociale di ambientazione siciliana. È la Sicilia dei sanguinosi moti dei -Fasci- del 1893, sconvolta dalle lotte di classe, con i clericali da un lato, tesi ad impedire il consolidamento del nuovo regime liberale, e la classe dirigente dall'altro, che disperde nel disordine morale i sacrifici e i meriti acquisiti. Più che casi individuali, i personaggi del romanzo interpretano i diversi aspetti della complessa situazione storica che stanno vivendo. Così il principe don Ippolito di Colimbetra, fedele suddito borbonico; don Flaminio Salvo, esponente della nuova borghesia capitalista; Roberto Auriti, glorioso garibaldino che si spegne in un'esistenza amorfa; il giovane principe Gerlando di Colimbetra, sostenitore delle nuove idee e per questo costretto all'esilio. I personaggi rappresentano un contrasto di concezioni e di ideali che si risolve nel contrasto tra due generazioni: quella che ha fatto l'Unità e che vede perduta l'eredità del Risorgimento, e quella più giovane, che nel gretto conservatorismo dei padri scorge solo la difesa di interessi reazionari. Ne I vecchi e i giovani l'autore esprime un giudizio storico molto severo sul processo di riunificazione dell'Italia e dello stato nato da essa. Non a caso Carlo Salinari, analizzando questo romanzo, parla di tre -fallimenti collettivi- riferendosi al Risorgimento, come mancato moto generale di rinnovamento dell'Italia; all'unità, come fallito strumento di liberazione e di sviluppo delle zone più arretrate e in particolare della Sicilia e dell'Italia meridionale; e al socialismo, che avrebbe potuto essere la ripresa del movimento risorgimentale. Questi fallimenti si sovrappongono poi a quelli -individuali- "dei vecchi che non hanno saputo passare dagli ideali alla realtà e si trovano a essere responsabili degli scandali, della corruzione e del malgoverno dei giovani".Zum Buch
“Ecco, io ho l’impressione che Chadži-Murat ci parli di quella cosa che ci sta succedendo, e che non succede solo nel Caucaso, ma dovunque, quella cosa della quale sentiamo parlare talmente tanto che anche il nome, conflitti razziali, o come si chiama, non ci dice più niente, è frusto, consunto, io, dicevo, ho l’impressione che Chadži-Murat ci spieghi questa cosa (cioè ce la mostri, ce la faccia vedere) molto meglio di quanto ce la spieghino quotidianamente le opposte fazioni e i rispettivi esegeti, agiografi, critici, interpreti...”Zum Buch