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Una breve abitudine - cover

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Una breve abitudine

Filiberto Battistin

Casa editrice: Il prato publishing house

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Sinossi

Non basta parlare come un bambino attraverso belle immagini per aver spirito d’infanzia: i bambini sono altro, sono le persone più serie che io conosca! Non basta essere bambini per avere spirito d’infanzia, senz’altro essere bambini aiuta, soprattutto se si è bambini a cui è stato insegnato il minimo necessario, a cui è stato lasciato il maggiore spazio possibile per esprimere e questo accade, secondo me, se gli adulti che stanno intorno ai bambini sono dei buoni ascoltatori; insomma, come diceva Giorgio Gaber in una sua canzone, “non insegnate ai bambini”; ma vi sono anche dei bambini a cui piace ascoltarsi che diventano in modo prematuro schiavi delle proprie idee e incapaci di ascoltare! Trovo vi siano troppe persone fatte in questo modo, schiave dei propri pensieri e che magari intellettualmente e magari in buona fede intrappolano le parole nella rete delle loro immagini – immagini confuse, ma attraenti – ma mai, i veri bambini usano il linguaggio della seduzione, sono, invece, così profondi nelle loro inattese profondità! Capita spesso di incontrare delle persone assertive in modo da apparire uomini o donne sicuri di sé: dubito di queste persone perché penso che proprio l’insicurezza faccia la differenza tra schiavitù e la libertà. Lo schiavo è un uomo sicuro che ha già tutto predisposto dagli altri, che fa delle proprie idee un baluardo da cui non arretra; l’uomo libero, invece, è insicuro perché di volta in volta in mezzo alle sue contraddizioni vuole trovare il punto del suo vivere. Mi chiedo allora che tipo d’uomo sono io che cerco parole che scaturiscono dal silenzio...
Disponibile da: 09/07/2018.
Lunghezza di stampa: 127 pagine.

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