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Lingue e linguaggio tra mito e realtà - Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici - cover

Lingue e linguaggio tra mito e realtà - Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici

Marco Svolacchia

Casa editrice: Pacini Editore

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Sinossi

Poco della natura umana attira tanti pregiudizi quanto il linguaggio: credenze anche assurde, ma difficili da estirpare.
Quelli più diffusi riguardano la natura della diversità linguistica e della norma, la relazione parlato-scritto e il linguaggio stesso, di cui si ignora la complessità perché la lingua madre viene acquisita in modo sorprendentemente facile.
Questo libro nasce dalla convinzione che questi pregiudizi facciano danni e che, per smontarli, vadano ‘presi di petto’.
Tratta di molti argomenti normalmente non coperti dai manuali di linguistica, da cui si distacca anche per l’approccio multidisciplinare e l’appello costante all’esperienza comune.
Alcuni capitoli riguardano la diversità linguistica; altri il linguaggio, inteso come facoltà umana a prescindere dalle differenze tra le lingue: per i bambini, tutte le lingue sono uguali, perché vengono acquisite tutte nello stesso modo e negli stessi tempi.
Disponibile da: 06/08/2024.
Lunghezza di stampa: 224 pagine.

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    [...]
    Scopo di quest'articolo e di porre in luce, con la scorta di documenti, i buffoni della corte mantovana al tempo d'Isabella d'Este Gonzaga, che vi giunse sposa sedicenne nel 1490 e vi mori nel 1539.
    Non sarà purtroppo una storia seguita quella che potremo tessere, ma piuttosto una serie di spigolature, che le memorie di quei bizzarri personaggi, tanto cari ai signori del tempo, ci giunsero frammentarie e con molte lacune. Né solo ci occuperemo di quelli che in Mantova dimorarono abitualmente, ma terremo conto eziandio di coloro che vi passarono o di cui giunsero notizie alla corte mantovana. Gli stessi vincoli di parentela che nell'ultimo decennio del secolo XV legarono le famiglie degli Este, degli Sforza e dei Gonzaga pei matrimoni di Isabella d'Este con Francesco Gonzaga, di Anna Sforza con Alfonso d'Este, di Beatrice d'Este col Moro, spiegano i continui passaggi dei buffoni in quel tempo dall'una all'altra di queste tre corti, onde noi, per adottare un criterio qualsiasi di divisione, ci atterremo alla cronologia, e prima discorreremo dei buffoni fioriti nel secolo XV e nei primi anni del XVI, poi di quelli, che formano un gruppo speciale, vissuti più addentro nel cinquecento.
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