Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
Fine d'Anno - cover

Fine d'Anno

Paola Drigo

Publisher: barbara di fiore editore

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Fine d'Anno di Paola Drigo - 
Dall’incipit del libro:
In berretto e mantello, con una valigetta in mano, Alberta si affacciò all’uscio della mia stanza da letto e disse: – Vuoi che resti? Se non ti senti bene non parto.
Notai il suo seno aggressivo che l’ampio scialle di pelliccia non riusciva ad attenuare, il seno della donna matura che esiste senza un perché, senza una giustificazione; e nel viso grasso e olivastro gli occhi vivacissimi rimasti miracolosamente giovani, ridenti e un po’ ironici, occhi di diciott’anni, dei tempi del Sacro Cuore.
– No assolutamente, – risposi – ti sei sacrificata anche troppo. La mia indisposizione è cosa da nulla. Parti, parti senza pensiero.
Ci abbracciammo. Sulla soglia ella si voltò, si soffermò ancora un attimo a guardarmi agitando la mano piccola guantata di grigio.
Available since: 03/04/2023.

Other books that might interest you

  • Pallino e Mimì - cover

    Pallino e Mimì

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    Si chiamò prima Pallino perché, quando nacque, pareva una palla. 
    Di tutta la figliata, che fu di sei, si salvò lui solo, grazie alle preghiere insistenti e alla tenera protezione dei ragazzi. 
    Babbo Colombo, come non poteva andare più a caccia, ch’era stata la sua passione, non voleva più neanche cani per casa, e tutti, tutti morti li voleva quei cuccioli là. Così pure fosse morta la Vespina loro madre, che gli ricordava le belle cacciate degli altri anni, quand’egli non soffriva ancora dei maledetti reumi, dell’artritide, che – eccolo là – lo avevano torto come un uncino!
    Show book
  • Comare Morte - cover

    Comare Morte

    Fratelli Grimm

    • 0
    • 0
    • 0
    Fiaba inquietante dei fratelli Grimm.
    Show book
  • Le sorprese della scienza - cover

    Le sorprese della scienza

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    "Avevo ben capito che l'amico Tucci, nell'invitarmi con quelle sue calorose e pressanti lettere a passare l'estate a Milocca, in fondo non desiderava tanto di procurare un piacere a me, quanto a se stesso il gusto di farmi restare a bocca aperta mostrandomi ciò che aveva sa- puto fare, con molto coraggio, in tanti anni d'infaticabile operosità..." 
    Show book
  • Mentre il cuore soffriva - cover

    Mentre il cuore soffriva

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
     Cominciarono le dita della mano sinistra. Prima, il mignolo che, come il più piccolo, era anche il più irrequieto, e sempre era stato un tormento per il povero languido anulare che aveva la sventura di stargli vicino; ma un po’ anche per le altre tre dita. 
                Buffo di forma, con l’ultima falangetta attaccata male, storta in dentro, dura, quasi inflessibile, pareva un dito col torcicollo fisso. 
                Ma di questo difetto non s’era mai afflitto. Anzi se n’era sempre servito per non lasciare in pace un momento i suoi compagni di mano e, quasi se ne gloriasse, spesso anche si levava ritto, come per dire a tutti: 
                «Ecco, vedete? sono così!».
    Show book
  • La madre - cover

    La madre

    Italo Svevo

    • 0
    • 0
    • 0
    LA MADRE di Italo Svevo racconta l’egoismo generalizzato dell’essere umano contemporaneo, sebbene sia stato in passato inteso come metafora della delusione di Svevo per l’interpretazione della sua opera da parte della critica dell’epoca. La novella, scritta nel 1926 e pubblicata su diverse antologie, parla della riflessione di alcuni pulcini di allevamento, cresciuti in un'incubatrice, sulla loro madre. Un pulcino di nome Curra scappa nel pollaio a fianco al suo alla ricerca dell’ipotetica madre e ciò che scoprirà cambierà per sempre la sua visione del mondo e delle cose.
    Show book
  • Senza malizia - cover

    Senza malizia

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    Quando Spiro Tempini, con le lunghe punte dei baffetti insegate come due capi di spago lì pronti per passar nel foro praticato da una lesina, facendo a leva di continuo con le dita sui polsini inamidati per tirarseli fuor delle maniche della giacca; timido e smilzo, miope e compito, chiese debitamente alla maggiore delle quattro sorelle Margheri la mano di Iduccia, la minore, e se ne andò con quelle piote ben calzate ma fuori di squadra e indolenzite, inchinandosi più e più volte di seguito; tanto Serafina, quanto Carlotta, quanto Zoe, quanto Iduccia stessa rimasero per un pezzo quasi intronate. 
                Ormai non s’aspettavano più che a qualcuno potesse venire in mente di chieder la mano d’una di loro. Dopo essersi rassegnate a tante gravi sciagure, alla rovina improvvisa e alla conseguente morte per crepacuore del padre, poi a quella della madre, e quindi a dover trarre profitto dei buoni studii compiuti per arricchire squisitamente la loro educazione signorile, s’erano anche rassegnate a rimaner zitelle.
    Show book