Elisabetta Imperatrice d'Austria
Paléologue Maurice
Casa editrice: barbara di fiore editore
Sinossi
Elisabetta Imperatrice d'Austria - La sinistra eredità dei Wittelsbach
Casa editrice: barbara di fiore editore
Elisabetta Imperatrice d'Austria - La sinistra eredità dei Wittelsbach
Jan Grue è appena diventato padre quando ritira dalla casa dei suoi genitori un intero scaffale di cartelle cliniche. Contengono la sua infanzia narrata dall'esterno, dai medici che gli hanno diagnosticato all'età di tre anni una patologia neuromuscolare e che da allora lo descrivono come un corpo difettoso con un futuro cupo e limitato. Un quadro molto diverso dalla percezione che Grue ha sempre avuto di se stesso e dalla vita che ha vissuto studiando ad Amsterdam e a San Pietroburgo, per poi specializzarsi nell'inclusiva Berkeley e diventare accademico a Oslo, trovare l'amore e avere un figlio. Questo libro è la ricerca di una lingua nuova che possa raccontare la sua storia e cosa significhi vivere in un corpo vulnerabile cercando di «imporre la propria volontà al mondo». È un confronto aperto, schietto e intimo con la propria fragilità e i propri desideri, contro gli stigmi sociali e le istituzioni che ai disabili sanno fornire solo sostegni strumentali, braccia o gambe surrogate per un surrogato di vita, un'esistenza pallida in una realtà rassegnata e senza sogni. È un memoir dirompente nella sua stessa forma ibrida, che intreccia liberamente ricordi poetici e riflessioni fulminanti, attingendo all'arte e al pensiero filosofico, alle intuizioni di Michel Foucault, Jorge Luis Borges, Joan Didion, alle visioni di Wim Wenders, ai versi di Mark O'Brien. Raccontando se stesso, Jan Grue scrive una penetrante meditazione sull'essere umano e ci porta a guardarci dentro, a riconsiderare i nostri limiti, le nostre insicurezze, e le risorse che ciascuno ha nel proprio «viaggio verso l'ignoto».Mostra libro
Le poesie di questa raccolta autobiografica d`esordio, vincitrice di numerosi premi e bestseller, sono tratte dai diari che il poeta ha scritto nell`arco di vent`anni, fin da quando era giovane. Non cercate un linguaggio perfetto. Sono solo le emozioni e i sentimenti di un particolare momento. Tutti gli originali sono stati conservati.Mostra libro
Perché la Russia è da secoli ai margini dell'Occidente, non solo in termini geografici? Perché i russi, pur essendo inequivocabilmente europei per etnia, religione e civiltà, in quasi tutta la loro storia hanno subito (e spesso fatto subire) regimi autoritari di rara durezza? Perché i concetti di democrazia e libertà personali ancora oggi stentano a mettere radici nella mentalità dell'uomo della strada russo? Perché la Russia, per sopravvivere a sconvolgimenti storico-geopolitici che avrebbero portato alla scomparsa molte altre Nazioni e nazionalità, ha scelto di identificarsi nel concetto di Stato assoluto, uno Stato forte che ha sempre posto le proprie potenza e sicurezza al di sopra del benessere e della libertà? E quanto la religione cristiano ortodossa di origine bizantina, vera spiritualità "nascosta" della Russia, ha contribuito a plasmare un carattere nazionale unico al mondo? Fabio Bozzo, laureato in Storia ed autore, tra gli altri, del saggio Ucraina in fiamme. Le radici di una crisi annunciata, in questo libro esplora l'identità nazionale russa e la mentalità statale del gigante orientale, fornendo una valida chiave di lettura per comprenderne gli enigmi del passato e le possibili evoluzioni del futuro.Mostra libro
Quando, sul campo da tennis, i giocatori si preparano a uno scambio, il brusio del pubblico si affievolisce. Si sente solo il rimbalzo della pallina sul terreno, insieme a qualche raro colpo di tosse. Anche nelle cabine dei telecronisti, e nelle case in cui il pubblico aspetta, il suono si fa ovattato e ogni rumore si spegne. Il tennis è uno sport di silenzio, in cui la voce del telecronista deve adattarsi al ritmo e al movimento del gioco. Nell'ambiente esiste un pregiudizio diffuso, secondo cui "è facile fare il tennis, cinque parole e hai finito". Federico Ferrero, che da anni lo commenta in televisione, ci racconta la transizione da un passato di grandi inviati, da Gianni Clerici a Rino Tommasi, a un presente fatto di rare trasferte, molta informazione via web e un linguaggio sempre più standard e tecnicizzante. Partendo dalle storiche sfide tra McEnroe e Borg, Sampras e Agassi, Federer e Nadal e arrivando al nuovo che avanza con Sinner e Alcaraz, Ferrero scrive di maestri, momenti di gloria, sogni avverati o infranti, per ragionare di linguaggio e informazione. Con la speranza, sorretta dalla nostra innata voglia di ascoltare storie, che lo sport abbia ancora bisogno di narrazioni e narratori.Mostra libro
Con uno stile luminoso, Linderman ci parla di un mondo in estinzione e di valori come il rispetto per la vita e l'onestà, con un continuo senso di sorpresa per la creazione. Una raccolta di racconti al centro dei quali spicca la figura del Vecchio, o Napa, dio creatore potente ma fallibile, che si presenta in diverse forme. Narrati da Aquila di Guerra ad alcuni ragazzini attenti dopo il primo gelo in autunno, in questi racconti compaiono le figure di animali umanizzati – un cervo e un'antilope che si sfidano in una gara di corsa, una volpe danzante che fa contorcere un bisonte dalle risate, enormi serpenti innamorati della luna – attraverso i quali l'autore ritrae la natura umana.Mostra libro
C'è qualcosa di antico e di intimo nel rapporto che abbiamo con l'acqua, che si sia principianti o campioni olimpici. Lì dentro, nell'ambiente apparentemente protettivo del liquido, si sconta una solitudine che può essere perfezione ma anche un muro di silenzio. Cristina Chiuso, più volte primatista italiana e capitana della nazionale italiana, ha dedicato la vita al nuoto come atleta, insegnante e poi come giornalista, non solo trasformandolo in una professione, ma studiandolo come fenomeno culturale, sociale e mentale. Parte da qui il suo racconto di cosa vuol dire nuotare, in un libro che abbraccia autobiografia, storia, femminismo, psicologia, passando dalle piscine olimpiche alle acque aperte, dagli aneddoti di campioni e campionesse al legame di odio e amore che un atleta instaura con il proprio corpo. Da queste pagine esce un ritratto a tutto tondo di uno sport che sa essere totalizzante e trasformarsi in un modo di vivere e di vedere il mondo. Spesso da soli, e sempre con la testa sott'acqua.Mostra libro