Narrazioni - Resta poco alla mia anima
Nicola Scanga
Casa editrice: Youcanprint
Sinossi
Si riconosce la fatica, si intravede il dramma dell'uomo rinchiuso nell'ipogeo, dietro l'inferriata che chiude la vista al cielo, nell'arco murato. Si legge la perfezione nel ritmo di alcune scene, nella morbidezza della pelle di alcune sculture. Ma è nota l'imperfezione del rosone del Duomo di Matera, tale perché doveva evidenziare che la perfezione poteva essere solo quella divina. Il tempo ferma tutto, lo accelera, o lo riavvolge, a seconda. Tutto è semplice, si può descrivere una vita in un timelapse, un lampo e tutto finisce, là dove tutto ha avuto inizio. Ma non il dormiveglia dello schiavo dormiente di Michelangelo, sospeso, quello resta sospeso. Negli occhi chiusi, ma non nella postura, non nel fremito vitale. Immagine iconica di un sogno, da cui non ci si vuole svegliare. Richiamo al mattino, ai ricordi di sogni brevi.
