AL CUOR M'INCHINO - Le Poesie
Mauro Arzilli
Casa editrice: Publisher s15817
Sinossi
Raccolta di Poesie. Come il pittore sceglie il suo paesaggio, io ho scelto le immagini che più m'isiravano e le ho trasformate in poesia.
Casa editrice: Publisher s15817
Raccolta di Poesie. Come il pittore sceglie il suo paesaggio, io ho scelto le immagini che più m'isiravano e le ho trasformate in poesia.
Il titolo originale dell'opera è "La cavalla storna". Qui si è preferito lasciare il titolo popolare più comune.Mostra libro
"Fast-Food" è una tragedia alimentare per essere letta, una parodia del teatro classico calata su un palco immaginario che solo il lettore saprà ricostruire, per rappresentarvela al meglio. Tra un hamburger, una bibita, un cartoccio di patatine fritte e un caffè lungo, tutti rigorosamente americani, si interpongono frasi fatte, espressioni da copia-incolla, personaggi pre-programmati, risposte sommarie, imprecise, non pertinenti e disumane. In un microcosmo o macrocosmo in cui c'è anche da ridere. Valerio Di Stefano.Mostra libro
In questa seconda opera composta dall'unione di due brevi raccolte apparentemente scollegate, l'indagine umana ed emotiva (impossibile scindere i due aspetti) si riappropria del suo stesso punto generativo a partire dal rapporto binario interunivoco tra profondità e superficie. Le parti interiori ed esteriori del nostro corpo umano, ma in realtà di ogni creatura o creazione naturale, contemplano un raggio di movimento che va ben oltre lo spazio fisico occupato, affondando inevitabilmente nel metafisico. Se la superficie visibile (o talvolta invisibile…) rappresenta il ponte di contatto con tutto ciò che conosciamo di artificiale o naturale, la parte profonda si annida come una stratificazione di dettagli dell'anima componenti un cuore, il nucleo biologico, capace di sprigionare energie atte a interrelarsi con altre dimensioni reali o immaginarie anche a distanze che superano anni luce nello spazio e nel tempo.Mostra libro
Nel cortile di una grande fabbrica di mattoni, nei giorni del crollo dell'ultima ciminiera, s'incontrano le vicende di bestie, operai, ribellatori, padroni e guardie. C'è un compito a cui ognuno sembra convocato: un ufficio delle tenebre. A turno, le bestie prendono parola e fanno il processo agli uomini, alle rivoluzioni, ai terrori e alle loro scottature. Un processo impossibile, una rivoluzione già perduta, eppure sempre in atto. Da qualche parte, intanto, l'Edera ha iniziato ad arrampicarsi sulla Storia: «Ciò che estingue può anche salvare». Dopo La specie storta, in questo nuovo poema del Ciclo della Fornace Giorgiomaria Cornelio sfida la memoria del Novecento e unisce favola e speculazione, fine del mondo e nuove ecologie dell'immaginazione.Mostra libro
Quella che leggiamo in Esercizi di potere si mostra come un'indagine dell'intelligenza, ma è poesia fatta di una meticolosa crudeltà dello sguardo, di un sentire svincolato dal tempo che mette in rassegna infiniti istanti di interiorità e li affonda nella storia, tutta la storia umana condensata nell'incontro – nello scontro – tra uomo e donna. Ne emana un paesaggio intimo e lunare, una voce cosí forte, cosí onesta, da restare incantata dall'alterità, fino a difenderla, resistendo alla tentazione di una sintesi. È forse a questo potere che allude il titolo.Mostra libro
Appartenente a una nobile famiglia veneziana, fin dalla gioventù Pietro Bembo ebbe modo di costruirsi una solida formazione e reputazione letteraria grazie ai contatti con l'ambiente paterno e in seguito all'amicizia con Ludovico Ariosto, con Baldassarre Castiglione e alla consulenza per Aldo Manuzio. Il suo merito principale fu quello di contribuire in maniera significativa alla «codificazione dell'italiano scritto», uniformato al modello boccacciano, nell'opera che più di tutte lo ha reso famoso, «la grammatica più importante dell'intera storia dell'italiano», ossia le Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua.Mostra libro