Unisciti a noi in un viaggio nel mondo dei libri!
Aggiungi questo libro allo scaffale
Grey
Scrivi un nuovo commento Default profile 50px
Grey
Iscriviti per leggere l'intero libro o leggi le prime pagine gratuitamente!
All characters reduced
La certosa di Ittingen - cover

La certosa di Ittingen

Felix Ackermann

Casa editrice: Gesellschaft für Schweizerische Kunstgeschichte

  • 0
  • 0
  • 0

Sinossi

Nel 1848 gli ultimi monaci lasciarono la Certosa di Ittingen. Gli edifici, costruiti nel corso di molti secoli, diventarono proprietà del Canton Turgovia e successivamente in mano a proprietari privati, che li utilizzarono come residenza signorile e fattoria esemplare. Dal 1977 la Stiftung Kartause Ittingen gestisce il complesso come centro culturale e d’incontro, ospitando anche due musei cantonali. L’intero complesso, ottimamente conservato, offre un vivo scenario della storia del luogo e dei suoi abitanti originari. Nelle celle dei monaci, nei giardini dei chiostri e nella chiesa rococò con i suoi ricchi arredi, si può vivere e percepire direttamente la condizione dei certosini, reclusi all’interno della loro comunità.
Disponibile da: 18/03/2022.
Lunghezza di stampa: 56 pagine.

Altri libri che potrebbero interessarti

  • Vincent Van Gogh - cover

    Vincent Van Gogh

    Victoria Charles

    • 0
    • 0
    • 0
    a vita e l’opera di Vincent van Gogh sono talmente intrecciate che è quasi impossibile osservare i suoi quadri senza leggervi la storia della sua vita: una vita raccontata tanto spesso da essersi trasformata in leggenda.
    Van Gogh è l’incarnazione della sofferenza, il martire incompreso dell’arte moderna, l’emblema dell’artista come outsider.
    Mostra libro
  • Dance Me to the End of the World - 30 esercizi performativi a Corvetto - cover

    Dance Me to the End of the World...

    Sotterraneo

    • 0
    • 0
    • 0
    Dance Me to the End of the World è un libropercorso, un atto teatrale da vivere fuori dal teatro, un'opera interattiva che può essere letta e agita da chiunque la prenda in mano. 
    
    Figlio del progetto UNLOCK THE CITY!, realizzato dal Piccolo Teatro in collaborazione con il Politecnico di Milano e altri cinque partner internazionali, questo esperimento artistico parte dal territorio – il quartiere milanese di Corvetto – per ripensare i rapporti tra corpi e ambiente, centro e periferia, individuo e città. Per mesi il collettivo Sotterraneo ha vissuto questo luogo, incontrandone gli abitanti e percorrendone le strade: il risultato è un testo ibrido tra carta e performance, un «manuale» di 30 esercizi (più uno) che trasforma il lettore in performer e lo spazio pubblico in palcoscenico. In queste pagine, passeggiate, giochi, telefonate, atti poetici e politici, dialoghi immaginari e gesti reali si alternano per stimolare attenzione, stupore, empatia: ogni esercizio, accompagnato dalle illustrazioni di Lorenzo Sartori, diventa così una soglia da varcare, dove smarrirsi è un modo per ritrovarsi, reinventando la propria presenza nello spazio. 
    
    Dance Me to the End of the World ci offre l'occasione di riscoprire la città, ogni città, come campo da gioco, paesaggio da attivare, corpo collettivo da interrogare. Un'opera che non descrive un quartiere, ma lo mette in scena, mostrandoci come lo spazio urbano non vada solamente osservato ma abitato, attraversato, interpretato, immaginato, trasformato; a volte poi, per capirla davvero, una città, bisogna ballarci dentro fino a perdersi.
    Mostra libro
  • La teoria dei colori - cover

    La teoria dei colori

    Johann Wolfgang Goethe

    • 0
    • 0
    • 0
    Classico del pensiero occidentale, considerato dallo stesso Goethe uno dei suoi capolavori, La teoria dei colori è tra i testi che hanno più influenzato l'arte e l'estetica otto-novecentesca. Un'opera fondamentale che ha esplorato la percezione del colore come fenomeno personale e sensibile, qui presentata con una prefazione inedita di Riccardo Falcinelli e la postfazione di Giulio Carlo Argan. 
    
    È il 1810 quando Goethe pubblica il trattato che condensa anni di esperimenti, osservazioni, riflessioni da dilettante su luce e colori. In quel momento ha già sessant'anni ed è l'osannato autore di storie capaci di rapire il cuore di tutta Europa – da I dolori del giovane Werther a Le affinità elettive –, eppure mai prima si è gettato in un progetto scientifico così ambizioso e rischioso, che tenta di far dialogare lo spirito illuminista con le percezioni personali e soggettiviste su cui si fonda il Romanticismo. Il risultato sarà un saggio scritto in uno stile letterario e comprensibile da tutti – e che anche per questo rimarrà un modello per decenni –, in cui Goethe sosterrà che l'occhio e la mente umana giochino un ruolo attivo nella formazione delle sensazioni cromatiche e che esse incidano sulle nostre emozioni: una soluzione «antiscientifica» rispetto a quella newtoniana in voga all'epoca che si concentrava sugli aspetti fisici della luce, ma che aprirà la porta alla filosofia di Wittgenstein, alle visioni di Monet e van Gogh, Kandinskij e Klee, fino al design e ai film di animazione contemporanei. 
    
    Perché, anche se Goethe si sbagliava nel descrivere la natura dei colori, aveva comunque intuito qualcosa di più profondo: pur provenendo dall'esterno, è solo quando lo accogliamo dentro di noi e lo interpretiamo per dare forma e significato alla realtà che il colore esiste davvero.
    Mostra libro
  • Le Divinità THEYYAM del Paese di Dio - Confessioni di un figliol prodigo intrappolato come una scimmia - cover

    Le Divinità THEYYAM del Paese di...

    Tiger Rider, Saji Madapat, EPM...

    • 0
    • 0
    • 0
    Le divinità del Paese di Dio attesta il ricordo di una cultura dimenticata e delle comunità che la circondano. Il Theyyam è una forma d'arte rituale dravidica del Kerala, in India, il Paese di Dio. Questo libro fornisce informazioni dettagliate sul Theyyam, bellissime immagini e centinaia di storie. Dedichiamo questo libro agli artisti che eseguono il Theyyam, veri e propri dei "del popolo, dal popolo, per il popolo". 
    L'autore ha avuto l'incredibile privilegio di rincorrere la luce con la macchina fotografica durante le proprie attività di consulenza manageriale e di volontariato, intraprendendo spedizioni in venti nazioni negli ultimi trent'anni. Tuttavia, non è ancora riuscito a scorgere un luogo in cui oltre 500 divinità scendono sulla terra nel corso di una sola stagione. Incastonato tra la catena montuosa dei Ghati Occidentali (Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO) e il mare arabo, ricoperto di vegetazione naturale, il terreno collinare del Malabar settentrionale apre i suoi sentieri fuori dal comune agli spiriti divini del Theyyam per abbracciare i discepoli abbandonati dagli dei. Grazie a queste divinità, l'angolo del Malabar è una vera e propria città che risplende su un'altura. Queste divinità ricoprono il doppio ruolo di costumisti, pittori, musicisti, artigiani, batteristi e coreografi. Trascendono i regni umani e si trasformano in una figura mistica, capace di sopportare fuochi ardenti e di portare senza sforzo costumi di incredibile pesantezza. 
    Il libro Le divinità del Paese di Dio vi conduce alla scoperta della densa storia e della sorprendente versatilità di questa sacra celebrazione, la danza rituale delle scintillanti città in cima alle colline Malabar del Paese di Dio: il Kerala. È ricco di immagini accattivanti e di racconti.
    Mostra libro
  • Oh oh oh oh oh - I Righeira la playa e l'estate 1983 - cover

    Oh oh oh oh oh - I Righeira la...

    Fabio De Luca

    • 0
    • 0
    • 0
    Estate 1983. Siamo ormai lontani dal campo gravitazionale del '77, lontanissimi dal '68, ma al tempo stesso non ancora soggiogati dal rampantismo e dal disimpegno che detteranno legge dal 1984 in avanti. Il presidente americano Reagan promette uno "scudo spaziale", a Napoli nasce la prima "bambina in provetta" italiana, in casa Fiat o meglio a Cape Canaveral si lancia la Uno e dalle radio di tutto il paese esce l'inconfondibile "oh, oh, oh, oh, oh" di Vamos a la playa dei Righeira. Una delle tante canzonette in cima alle classifiche di vendita dei 45 giri? Non proprio, perché Vamos a la playa è diversa da qualsiasi altra canzonetta mai sentita prima. Ha una linea melodica irresistibile, che subito si ficca in testa e non va più via. Un testo (in spagnolo!) che parla di una bomba atomica e della fine del mondo. E due ragazzi a cantarla, Johnson e Michael Righeira, che per poter partecipare alla finale del Festivalbar, l'evento estivo per eccellenza, devono chiedere una licenza dal servizio militare. Nell'estate 1983 quel tormentone lo conoscevano (e lo cantavano) tutti, anche e soprattutto chi lo detestava. Un caso oggi inimmaginabile di pop realmente universale, onnipresente, che parlava a tutti, in ogni occasione.
    Fabio De Luca incontra i protagonisti di quegli anni e della musica italiana di oggi – Johnson Righeira, Carmelo La Bionda, Linus, Claudio Cecchetto, Carlo Massarini, Francesco Bianconi, Antonella Ruggiero, Jovanotti, Max Pezzali, Roberto D'Agostino e molti altri – e racconta, con un amore contagioso, un'estate e un'Italia vivacissime, indimenticabili.
    Mostra libro
  • L’abbazia di Einsiedeln - cover

    L’abbazia di Einsiedeln

    Markus Bamert, Georges...

    • 0
    • 0
    • 0
    L’abbazia di Einsiedeln è uno dei più importanti complessi monastici barocchi. Nell’alto medioevo fu costruito un primo monastero benedettino sul sito della cella dell’eremita Meinrado. Nel corso del tempo divenne meta di pellegrinaggio, dapprima verso la cappella costruita sul luogo della cella di San Meinrado e consacrata dal Signore (la cosiddetta «Consacrazione angelica»), poi alla prima immagine della Madonna contenuta in questa cappella. Ancora oggi, la cappella con l’immagine miracolosa della Madonna nera è una meta diffusa di pellegrinaggio. Nel periodo barocco fu costruito l’attuale complesso monastico secondo i piani del confratello Caspar Moosbrugger, con la chiesa al centro che si affaccia sulla grande piazza del monastero. L’abbazia è sopravvissuta a tutte le tempeste del tempo, come la Riforma e la sua soppressione durante le invasioni francesi, ed è ancora oggi sede di un vivace monastero benedettino.
    Mostra libro