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Resistere nello Stalag XIII C - Diario di prigionia di un sopravvissuto alla deportazione nazista - cover

Resistere nello Stalag XIII C - Diario di prigionia di un sopravvissuto alla deportazione nazista

Federico De Marco

Casa editrice: Bookness

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Sinossi

Sistemando la soffitta, tra gli scatoloni polverosi, salta fuori il diario segreto di Costantino Quattrini, detto Silvio, scampato miracolosamente alla deportazione e al rastrellamento nazista. 

Sulle pagine ingiallite di un vecchio quaderno a righe di terza elementare viene raccontata l’eroica resistenza, fisica e morale, di chi non si è piegato alla ferocia nazista. Sono riportati, in maniera scabra ed essenziale, quasi due anni della detenzione tedesca. Vengono raccontate, con parole semplici ma particolarmente toccanti, la deportazione, le baracche, il filo spinato, la fame, i fucili continuamente puntati addosso, l’esecuzione dell’amico fidato, i bombardamenti e infine la liberazione. È un diario in cui si fondono storia e umanità. 

Costantino Quattrini è nato a Montecosaro, in provincia di Macerata, nel 1921. È stato catturato dell’esercito nazista dopo l’8 settembre insieme a migliaia di altri soldati italiani e deportato nei campi di lavoro. Sono parole che raccontano le angherie subite da chi, insieme a molti altri, ha preferito restare nel lager piuttosto che prestare servizio per i nazisti: “meglio la morte”. Con un vile stratagemma fu ingannato, insieme ai suoi compagni, e fu costretto ad assistere alla fucilazione del suo caro amico Pino, colpevole solo di avere qualche anno in più di lui. Dovette anche scavargli la fossa. 

Tutto questo è raccontato con la durezza e la semplicità disarmante un ragazzo con l’istruzione da quinta elementare. 

A ritrovare questo diario è stato il figlio di Costantino Quattrini, Ezio, a distanza di tanti anni. Questo diario contiene anche il testo di due “canzoncine” che i prigionieri cantavano di nascosto e che servivano certamente a riscaldare il cuore con il ricordo dei familiari e la preghiera, con l’inestinguibile speranza di poter al più presto riabbracciare i propri cari. 

È una testimonianza drammatica e commovente che è un atto di accusa contro tutti i soprusi e le guerre che anche oggi continuano a provocare morti, distruzioni, orrori e povertà. 
Disponibile da: 28/01/2025.

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