Unisciti a noi in un viaggio nel mondo dei libri!
Aggiungi questo libro allo scaffale
Grey
Scrivi un nuovo commento Default profile 50px
Grey
Iscriviti per leggere l'intero libro o leggi le prime pagine gratuitamente!
All characters reduced
Diario di un imboscato - cover

Diario di un imboscato

Attilio Frescura

Casa editrice: Passerino

  • 0
  • 0
  • 0

Sinossi

Le gradazioni dell’«imboscato» sono infinite. Il combattente ha sempre qualcuno che è «imboscato» rispetto a sè, ed a sua volta è imboscato rispetto a qualche altro. La gradazione va dal soldato di pattuglia al «comandato al Ministero della guerra, in Roma», dove non arrivano nè i cannoni, nè la flotta, nè gli aeroplani.
Così avviene che il soldato di pattuglia, ritornando nella trincea, dice ai compagni che sono
rimasti nel pericolo minore:
 — Ah, siete qui, eh,
«imboscati»?...
Questo è il «Diario di un imboscato».  
Nella seconda metà di Maggio del 1916, fra una cannonata e l’altra, ho potuto salvare quasi tutto il mio manoscritto. Ma i primi fogli, nei quali avevo registrato la esaltazione eroica della folla, nei giorni della preparazione e gli avvenimenti dei primi giorni della guerra, mancano. In parte sono perduti, in parte sono abbruciacchiati e indecifrabili.
Poco male; forse, bene: una documentazione di meno della mia anima poliedrica.

Attilio Frescura (Padova, 1881 – Lecco, 1943) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Disponibile da: 27/06/2023.

Altri libri che potrebbero interessarti

  • Nella mia pelle - cover

    Nella mia pelle

    Ljuljete Salahi

    • 0
    • 0
    • 0
    Giulia è nata in Kosovo il 28 luglio 1982. L'anno dopo, vittima di un grave incidente domestico, ho perso l'uso delle gambe. Dopo molteplici peripezie suo padre, per salvarle la vita e garantirle un futuro migliore, la portò in Italia nel 1994. Forte della sua tenacia e guidata da una instancabile voglia di conoscere, imparò l'italiano e un nuovo modo di vivere. Una strada tutta in salita l’ha portata ad essere ciò che è oggi, con un lavoro e una splendida famiglia che ama.  
    In questo romanzo autobiografico, NELLA MIA PELLE, Giulia racconta la sua vita, dalla nascita in un contesto rurale molto arretrato, all'incidente che le ha cambiato per sempre l’esistenza, a tutto ciò che ha dovuto fare per poter avere un futuro migliore. Questo libro vuole soprattutto essere la testimonianza di ciò che ha fatto suo padre, per l'amore nei suoi confronti. I suoi sacrifici per portarla in Italia e la guerra, a cui è seguito un tragico destino. E’proprio la guerra che ha profondamente segnato Giulia e ha contribuito a fare di lei ciò che è oggi: una madre che ama i suoi figli più di ogni altra cosa. NELLA MIA PELLE è un libro pieno di speranza, un inno alla vita, sulla ricerca della propria personale felicità nonostante i terribili ostacoli che spesso si presentano lungo il cammino. Un libro che ci insegna ad avere coraggio e ci da la forza di lottare ogni giorno, proprio come ha fatto Giulia.
    Mostra libro
  • Una voce per chi non ha voce - cover

    Una voce per chi non ha voce

    Dalai Lama

    • 0
    • 0
    • 0
    In questo libro unico nel suo genere, che offre riflessioni storiche, personali e spirituali - alcune mai condivise prima d'ora -, Sua Santità il Dalai Lama racconta la storia completa della sua lotta con la Cina per salvare il Tibet e il suo popolo, da quasi settantacinque anni.
    Sua Santità il Dalai Lama ha dovuto combattere contro le autorità cinesi per quasi tutta la vita. Aveva solo 16 anni quando la Cina ha invaso il Tibet, nel 1950, appena 19 quando incontrò per la prima volta il Presidente Mao e 25 quando fu costretto a fuggire in esilio in India. Nei sette decenni trascorsi da allora, ha affrontato i leader comunisti cinesi – Mao, Deng Xiaoping, Jiang Zemin e Hu Jintao – lottando per la libertà del Tibet e cercando di preservarne la cultura, la lingua, la religione e la storia, nonostante un governo che lo ha emarginato e demonizzato.
    Ora, a quasi 75 anni dall'invasione del Tibet, Sua Santità il Dalai Lama ricorda al mondo l'irrisolta lotta per la libertà del Tibet e le avversità che i tibetani continua ad affrontare. Condivide le sue riflessioni sulla situazione geopolitica della regione e racconta come è riuscito a preservare la propria umanità nonostante le profonde perdite subite e le minacce che tuttora gravano sul popolo tibetano.
    Questo libro ripercorre lo straordinario viaggio del Dalai Lama, dalla perdita della propria casa a causa di un invasore ostile alla difficile costruzione di una vita in esilio, nel tentativo di affrontare la crisi esistenziale di una nazione, del suo popolo, della sua cultura e della sua religione, e immaginare una via da percorrere in futuro. Una voce per chi non ha voce è la potente testimonianza di una figura di rilievo mondiale, che condivide sia le sue sofferenze sia la sua incrollabile speranza che il suo popolo possa riconquistare la dignità e la libertà.
    "Una voce per chi non ha voce è un'opera importante per me e per il mio popolo. Nonostante tutte le sofferenze e le devastazioni, crediamo ancora fermamente nella possibilità di una risoluzione pacifica della nostra lotta per la libertà e la dignità. Attingendo alle lezioni apprese nei miei decenni di rapporti con Pechino, questo libro vuole anche offrire alcune riflessioni su quella che potrebbe essere la strada da seguire. Nel mio ruolo di Dalai Lama, non c'è questione più importante di quella di cui parlo in queste pagine."_DALAI LAMA
    Mostra libro
  • Perdonare sempre - Autobiografia 1939-1961 - cover

    Perdonare sempre - Autobiografia...

    Cristina Bernhard

    • 0
    • 0
    • 0
    Nelle sue memorie autobiografiche, Cristina Bernhard ripercorre aspetti ed eventi della propria vita, dalla difficile infanzia fino alla vigilia del matrimonio. Cristina è una bambina orfana di madre in un paesino di alta montagna dell'Alto Adige, che a un certo punto deve lasciare i suoi bei monti per andare a lavorare in città. Potrebbe sembrare la storia di Heidi, se non fosse per l'estrema durezza delle condizioni di abbandono, sofferenza e sfruttamento, originata da un ambiente familiare e contadino molto arduo. La lontananza da casa diverrà per Cristina una lenta cura per rinascere alla vita e il ritorno sui monti sarà solo occasionale e talvolta sofferto.
    Mostra libro
  • Richelieu - La storia dell'uomo che governò la Francia - cover

    Richelieu - La storia dell'uomo...

    Natascia Luchetti

    • 0
    • 0
    • 0
    La guerra mostrava il suo orrore anche dopo la fine. Affrontare l'esercito nemico era dovere di ogni soldato, indipendentemente dal grado. Ma la strage degli innocenti che accompagnava ogni conflitto non poteva mai confondersi con una vittoria.
    
    Francia, XVII secolo.
    Con l'ascesa al potere del cardinale Armand-Jean du Plessis de Richelieu, la monarchia francese intraprende una trasformazione radicale. Ministro principale di Luigi XIII, Richelieu affronta l'anarchia nobiliare, le resistenze della corte e le fragilità del regno, imponendo una nuova visione di Stato moderno e centralizzato. Accanto a lui, figure complesse come la regina madre Maria de' Medici, l'enigmatica madame de Winter e il risoluto conte di Rochefort delineano un intricato mosaico di alleanze, rivalità e tradimenti. Tra realtà storica e costruzione narrativa, il romanzo restituisce il volto di un'epoca cruciale per la nascita della Francia moderna.
    Mostra libro
  • Volevo essere stupefacente - cover

    Volevo essere stupefacente

    Gordon Lish

    • 0
    • 0
    • 0
    Grande revisore, teorico della composizione, apologeta della seduzione letteraria, la sineddoche di quattro lettere «Lish» è diventata ormai il simbolo di un approccio perfezionistico al testo votato a una calibratura minuziosa della frase. Riesce perciò difficile non restare abbagliati, se non accecati, dalla cura che emerge dai suoi racconti, cullati dal ritmo variabile della sintassi, stimolati dalla ricorsività dei temi, solleticati dai continui giochi linguistici e dall'uso sapiente di ogni figura retorica. Subito si è portati a considerare la prosa di Lish come l'espressione più alta di una sublime arte dell'ellissi, resa possibile solo grazie a un'intimità febbrile, pluriennale e per niente pacificata con il linguaggio. Ma cosa si cela dietro quest'attenzione per lo strumento letterario, questo perentorio sgomitare della forma in ogni singolo episodio narrativo? Al di là di Lish, è possibile che nessuno come Gordon abbia preso sul serio l'ironia tipica delle parole, la loro irriducibilità a farsi totalmente trasparenti e lasciare che la realtà possa emergere senza farsi trasfigurare. A ben vedere, i racconti di Volevo essere stupefacente restituiscono una quotidianità lontana anni luce dai salotti letterari, fatta di senzatetto rimbecilliti, prostitute alcoliste, interminabili ciance sui vizi dei figli, parchi pubblici, problemi cutanei o intestinali. Momenti di mal-essere, per così dire, di vita vissuta, in cui irrompe sempre qualcosa di impronosticabile, come se l'analogia fosse la cifra del pensiero e della scrittura: riflessioni, fissazioni, interiezioni e ricordi, spiacevoli, disdicevoli o dolcissimi che siano. Evidentemente la persona «che scrive», dietro alla figura autoriale ricamata dalla critica, l'origine di questo tappeto armonico fatto di humor yiddish, sembra dirci che la verità letteraria è qualcosa di solo intuibile in una visione d'insieme, contando gli spazi bianchi fra le righe e fra un racconto e l'altro. Il vero Gordon Lish, il «non-detto», è appunto scorgibile solo dietro a un caleidoscopio fatto di omissioni. Realtà e parola, come vita e finzione, non saranno mai totalmente sovrapponibili. E forse è per questo che sono tanto ingombranti e fruttuose l'una per l'altra.
    Mostra libro
  • Adelaide di Savoia - duchessa di Baviera e i suoi tempi - cover

    Adelaide di Savoia - duchessa di...

    Gaudenzio Claretta

    • 0
    • 0
    • 0
    Il fortuito esame dell'epistolario del Padre Luigi Montanaro di Vercelli, che fu consigliere e duce di Adelaide di Savoia, andata sposa al duca Ferdinando, Elettore di Baviera, m'invogliava ad estendere le investigazioni sul carteggio di questa Principessa, che da parecchi scrittori fu compianta ed encomiata per le di lei peregrine virtù, più di quel che le si debba appartenere.
    L'esito corrispose largamente alle fatiche adopratevi alcuni mesi, e così benigna mi sorrise la sorte, che non solamente rinvenni l'intiera e numerosissima corrispondenza di Adelaide, ma sì ancora qua e là sparse, e dove chi meno se lo potrebbe immaginare, le lettere dei personaggi principali che costituivano la sua Corte.
    Mostra libro