The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Anonimo
Casa editrice: Just The Classics
Sinossi
The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Casa editrice: Just The Classics
The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Quattordici fra le più belle e famose favole di animali. Esopo è stato uno scrittore greco, nato intorno al 620 a.C e morto a Delfi nel 564 a.C. È indicato come l'inventore del genere favolistico, le cui caratteristiche sono storie brevi con personaggi animali per rappresentare gli uomini e con lo scopo esplicito di comunicare una morale. Le favole di Esopo sono generalmente molto brevi, in questa nuova versione sono state arricchite da dialoghi e descrizioni mantenendo intatto il messaggio originale, per un più piacevole ascolto soprattutto da parte dei bambiniMostra libro
Dall’incipit del libro:Piumadoro era orfana e viveva col nonno nella capanna del bosco. Il nonno era carbonaio ed essa lo aiutava nel raccattar fascine e nel far carbone. La bimba cresceva buona, amata dalle amiche e dalle vecchiette degli altri casolari, e bella, bella come una regina.Un giorno di primavera vide sui garofani della sua finestra una farfalla candida e la chiuse tra le dita.— Lasciami andare, per pietà!…Piumadoro la lasciò andare.— Grazie, bella bambina; come ti chiami?— Piumadoro.— Io mi chiamo Pieride del Biancospino. Vado a disporre i miei bruchi in terra lontana. Un giorno forse ti ricompenserò.E la farfalla volò via.Mostra libro
L'Odissea è un testo che conserva sempre intatto il suo fascino particolare. Restiamo sempre ammaliati da quello che si può considerare il viaggio più importante di tutta la cultura occidentale.La curiosità dell'ignoto, il bisogno del viaggio e del ritorno a casa sono le forze che spingono Ulisse a vagabondare per tutto il mondo conosciuto ed anche oltre. Le sue avventure si sviluppano in un continuo intreccio di rapporti con gli dèi, i quali, di volta in volta lo salvano o tentano di eliminarlo. Ma forse sono proprio quelle stesse divinità ad invidiare questo essere umano capace di un coraggio e di una intelligenza leggendari, e di sentimenti che valgono molto di più della loro immortalità. L'audiolibro contiene la versione integrale del poema recitato in una prosa scorrevole, per un ascolto ricco di sfumature evocative.Mostra libro
Giustino Boggiolo, un modesto impiegato fornito di una cultura altrettanto modesta, sposa la giovane scrittrice Silvia Roncella e, dopo che questa diventa celebre, rivela uno straordinario fiuto negli affari, prendendo tutte le iniziative di contratto con gli editori, i critici, i giornalisti, i traduttori e il pubblico, per reclamizzare e far fruttare la produzione letteraria della moglie.Mostra libro
Tre amici ed un cane percorrono in barca il Tamigi. Sia durante i preparativi del viaggio che in navigazione, si verificano situazioni assurde e divertenti, descritte con il tipico umorismo inglese.Mostra libro
Dall’incipit del libro:Lo chiamavano Maestro , benchè egli con la superbia d’essere solamente scolaro della natura, avesse in supremo disprezzo gl’insegnamenti che un uomo può dare a un altro suo simile. Non aveva egli disertato Brera a diciott’anni, perchè all’accademia, a disegnare un gesso immobile, più d’uno ha sciupato l’esistenza? Diciamo l’esistenza per dire, ma dando retta a Giusto dovremo dire che molti hanno guastato la mano, l’occhio, l’intelletto d’artista, e sono rimasti tutta quanta la vita copisti. Perciò egli aveva piantato il gesso immobile e scialbo, e dando al professore dell’asino, se n’era andato di buon passo fuori di Porta Ticinese, a empir l’occhio di bel le linee mobili e di colori trasparenti. Assicurava che la prima lezione di colore gliel’aveva data una roggia, entro la quale l’acqua si moveva appena, dando tutti i riflessi delle nuvole splendenti pel sole di maggio. La gran maestra gli aveva detto allo ra per la prima volta: «Giusto mio, lascia il carboncino, piglia la tavolozza e il pennello, guarda bene e cerca di far come me; sarà forse la disperazione di tutta la tua vita, perchè io farò quasi sempre meglio, ma se tu hai qualche cosa dentro e riesci a metterla in luce, sarai un grand’artista e la gente, che me non guarda nemmeno, ammirerà l’opera tua.»Mostra libro