Join us on a literary world trip!
Add this book to bookshelf
Grey
Write a new comment Default profile 50px
Grey
Subscribe to read the full book or read the first pages for free!
All characters reduced
Sai che botta fa un TIR quando cappotta - II edizione - Versi sbandati e o racconti ribaltati - cover

Sai che botta fa un TIR quando cappotta - II edizione - Versi sbandati e o racconti ribaltati

Sergio Covelli

Publisher: Zezabooks

  • 0
  • 0
  • 0

Summary

Scrivi vero o falso accanto ad ogni frasedue poesie coerenti sono sempre non contraddittorieverodue poesie logiche sono sempre ambiguefalsodue poesie connesse sono sempre dubbiefalsodue poesie conformi non sempre sono corrispondentifalsoscrivi vero o falso accanto ad ogni frasesì no no sìverifica dell'obiettivo dopo aver letto questo librohai acquisito il concetto di poesia?valutazione zero meno meno menosì no no sì boh?
Available since: 04/24/2020.
Print length: 100 pages.

Other books that might interest you

  • Cavalleria Rusticana - cover

    Cavalleria Rusticana

    Giovanni Verga

    • 0
    • 0
    • 0
    Uno dei testi più significativi scritto da Giovanni Verga è “Cavalleria rusticana“, appartenente alla prima raccolta di novelle intitolata “Vita dei campi” e pubblicata dall’editore Treves a Milano, nel 1880. La storia è ambientata a Vizzini, un paese siciliano, nel secondo Ottocento. I protagonisti del racconto ci fanno rivivere le loro storie e vicende umane provando sentimenti diversi come l’amore, la gelosia, l’invidia, il desiderio di vendetta e il dolore, adottando come metodo comunicativo un linguaggio definito “popolare”.
    Show book
  • La lupa - cover

    La lupa

    Giovanni Verga

    • 0
    • 0
    • 0
    "La lupa" costituisce uno dei primi e certamente più efficaci bozzetti veristi di Giovanni Verga. La novella descrive la figura della 'gnà Pina, detta "La lupa" per la sua avvenenza, e del suo amore impossibile, Nanni. Un classico della letteratura italiana dell'ottocento, simbolo dell'arte di un autore senza confini.
    Show book
  • Due novelle e un poema breve - cover

    Due novelle e un poema breve

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in italiano e in siciliano) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto. 
    Contiene: La giara - Ciaula scopre la luna e un poema breve
    Show book
  • Canti - cover

    Canti

    Giacomo Leopardi

    • 0
    • 0
    • 0
    "I Canti" di Leopardi sono una delle più alte espressioni della lirica dell'Ottocento. Capolavori assoluti ed universali offerti dal Poeta come ultima illusione di salvezza offerta agli uomini. L'audiolibro propone un ascolto capace di immergere in una dimensione di stupore per una Poesia  che è ormai al di fuori della storia e del tempo.
    Show book
  • Ciaula scopre la luna - cover

    Ciaula scopre la luna

    Luigi Pirandello

    • 0
    • 0
    • 0
    Ciàula è un ragazzo di trent'anni che lavora in una miniera di zolfo in Sicilia, deriso e maltrattato da tutti per la sua scarsa intelligenza (la miniera a cui si ispirò Pirandello è la "Taccia Caci", dove lavorò suo padre, che si trova ad Aragona). Lui è il 'caruso' (manovale alle dipendenze del picconiere, che ha il compito di portare lo zolfo staccato da questi) di un minatore chiamato Zi' Scarda, alle dipendenze di Cacciagallina. Una sera, quest'ultimo, che in miniera ha il compito di controllare i minatori, vuole farli restare a lavorare per finire il carico di quel giorno, ma non viene assecondato da tutti. 
    Gli unici a trattenersi sono Zi' Scarda e Ciàula che, sebbene sia molto stanco, non si tira indietro ed ubbidisce. 
    Ciàula non è preoccupato per il buio della miniera, perché ne conosce bene le gallerie, ma ha paura del buio della notte. Ciò ha avuto inizio quando nella miniera è scoppiata una mina, che ha ucciso il figlio di Zi' Scarda e ha reso Zi' Scarda cieco da un occhio. Per la paura dell'esplosione si era rifugiato in un anfratto ed entrandoci aveva rotto la sua lanterna. 
    Quella notte Ciàula è impaurito per il buio che troverà uscendo dalla miniera. Con il sacco pieno di zolfo sale verso la superficie ma quando arriva in prossimità degli ultimi scalini, con grande stupore si accorge di essere circondato di luce. Sbalordito, lascia cadere il sacco dalle spalle e scopre la bellezza della luna (“sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è data mai importanza”). Ciàula era sbalordito dalla luna, e quello spettacolo lo rasserenò, lo intenerì e lo commosse fino alle lacrime.
    Show book
  • I fiori del male - Con la prefazione di T Gautier e l'aggiunta di studi critici di Saint-Beuve c Asselinéau b D'aurevilly e Deschamps ecc - cover

    I fiori del male - Con la...

    Charles Baudelelaire

    • 0
    • 0
    • 0
    I fiori del male (Les fleurs du Mal) è una raccolta lirica di Charles Baudelaire (1821-1867). Fu pubblicata nella primavera del 1857 in una tiratura di 1320 esemplari e comprendeva centoventisei poesie divise in sei sezioni: Spleen et ideal, Quadri Parigini, Les fleurs du mal, La revolte, Le vin e La mort. L'opera venne immediatamente censurata perché la forma poetica e i temi trattati fecero scandalo, così come il primo titolo dell'opera "Les lesbiennes" (Le lesbiche). Nel 1861 uscì in 1530 esemplari la versione aggiornata dell'opera dove Baudelaire rimosse le sei liriche accusate e le sostituì con altre 35 dividendo l'opera diversamente e aggiungendo la sezione "Tableaux Parisiens". Da molti critici, come dalla tradizione e dal pubblico (soprattutto quello più giovanile, attratto dalle tinte mitiche, macabre e vagamente erotiche), I fiori del male viene considerata una delle opere poetiche più influenti, celebri e innovative dell'ottocento francese e non. Il lirismo aulico ed ampolloso che si unisce a sfondi surreali di un modernismo ancora reduce della poetica romantica si tradusse, nei periodi successivi, nello stereotipo del Poeta Maledetto; chiuso in se stesso, a venerare i piaceri della carne e tradurre la propria visione del mondo in una comprensione d'infinita sofferenza e bassezza. Estremamente ispirante fu anche l'intenso misticismo del linguaggio ed un rigore formale, camuffato dall'ambigua moralità e dalle oscillanti posizioni in temi frequentemente metafisici e teologici.
    Show book