The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Anonymous
Publisher: Just The Classics
Summary
The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Publisher: Just The Classics
The Old Roman World: The Grandeur and Failure of Its Civilization
Le ultime tre novelle tratte da "Il Castigamatti": Un dolore incoffessabile", Sinfonia bianca e nera" e "L'uomo che voleva essere chic".Show book
Romanzo epistolare pubblicato per la prima volta nel 1774 e rielaborato nell’edizione attuale nel 1782. E’ un romanzo in lettere e note con un solo corrispondente. Lo spunto era dato dalla personale storia amorosa per Charlotte Buff, dal momento della nascente passione fino all’inevitabile doloroso distacco. Con il “Werther” nasce il romanzo moderno e si pongono le basi del romanticismo intimistico.Show book
Alonso Quijiana, esaltato dalla lettura dei romanzi cavallereschi, si fa cavaliere errante e decide di percorrere in cerca di avventure, le strade della Spagna insieme col suo improvvisato scudiere, Sancio Panza. Miguel de Cervantes crea un personaggio unico, antieroe per eccellenza, che ha attraversato i secoli reclamando il proprio diritto a sognare. In continuo equilibrio tra realtà e fantasia, l’opera non è altro che un incredibile viaggio che si sviluppa come in un eterno gioco di specchi tra letteratura e vita.Show book
Altre due novelle ironiche, spumeggianti e divertenti: "Quintetto" e "Sole d'ottobre"Show book
Un racconto allegorico che narra la ribellione degli animali di una fattoria contro il proprietario Jones. Guidati dal Vecchio Maggiore, un maiale saggio e anziano (rappresenta Lenin), riusciranno a conquistare la fattoria e a creare una società dove tutti sono uguali. Ma dopo pochi giorni il Vecchio Maggiore morirà e sarà sostituito da un altro maiale, l’opportunista e despota Napoleon (rappresenta Stalin), che prenderà il sopravvento su Palla di Neve, un maiale rivoluzionario e sincero (Trockij). Insomma, la massima del libro è: ‘Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri’.Show book
Il Diario è anello di una catena di tutto rispetto; affonda radici nei classici e tocca altri classici con rami più fogliosi e fruttuosi di quanto, a uno sguardo rapido, si potrebbe sospettare. In Čulkaturin c’è l’“uomo superfluo” à la russe ma anche una sua versione pura, distillata, paradigmatica (quasi ageografica, quasi astorica). Čulkaturin fa contemporaneamente da arrivo e da abbrivio, quindi. E se sommiamo a tutto ciò l’indiscussa maestria e la squisitezza stilistica universalmente riconosciute a Turgenev (…) a ragione il Diario può aspirare allo status di piccolo classico, di piccolo chef-d’oeuvre. (dalla postfazione di Alessandro Niero)Show book